La città di vetro

05.11.2024

C'era una volta una città fatta interamente di vetro. Ogni edificio, ogni strada, ogni oggetto era trasparente. Gli abitanti potevano vedere attraverso tutto e tutti, eppure si sentivano incredibilmente soli. Non c'erano segreti, nessun mistero da svelare. Ogni pensiero, ogni emozione era esposta alla vista di tutti.

Un giorno, una bambina, la più giovane della città, si stancò di questa trasparenza. Desiderava un luogo dove nascondersi, un posto tutto suo. Iniziò a raccogliere piccoli frammenti di vetro colorato che il vento portava, nascondendoli in una scatola di legno. Ogni frammento era un pezzo di un mondo sconosciuto, un frammento di un colore che non aveva mai visto prima.

Con pazienza e dedizione, la bambina iniziò a costruire un piccolo giardino all'interno della sua stanza. Piantò i frammenti colorati nel terreno e li innaffiò con le lacrime che versava per la solitudine. Col passare del tempo, i frammenti presero vita, trasformandosi in fiori dai colori vivaci e in alberi dalle foglie luccicanti. Il giardino divenne il suo rifugio segreto, un luogo dove poteva nascondere i suoi pensieri più intimi e i suoi sogni più grandi.

Quando gli altri abitanti della città videro il giardino della bambina, rimasero incantati. I colori vivaci e la bellezza del giardino li fecero riflettere sulla loro vita trasparente. Capirono che la vera bellezza non stava nella trasparenza, ma nella profondità dell'anima, nei segreti che ognuno di noi porta dentro di sé.

A poco a poco, gli abitanti della città iniziarono a costruire piccole zone d'ombra, luoghi dove potersi nascondere e proteggere la propria intimità. La città di vetro, un tempo così fredda e sterile, si trasformò in un luogo ricco di colori e di emozioni. E la bambina, che aveva osato sognare un mondo diverso, divenne il simbolo della speranza e della rinascita.