Capitolo 14 - Tuo è l'intero universo

14.05.2025

"Padre Celeste, la tua cosmica vita ed io siamo uno.

Tu sei l'oceano. Io sono l'onda. Noi siamo uno.

Io reclamo il mio divino diritto di nascita,

perché comprendo intuitivamente che ogni saggezza e ogni potere 

sono già presenti nella mia anima.

Dio è in me, mi circonda e mi protegge.

Eliminerò, dunque ogni timore,

che mi preclude la guida della sua luce.

Dio è il Sé immanente nell'uomo

e la sola vita dell'intero universo.

Sono immerso nell'eterna luce.

Essa pervade ogni particella del mio essere.

Io vivo in quella luce.

Lo spirito divino mi compenetra interamente,

dentro e fuori."

(Paramhansa Yogananda)

«Che cosa vuoi esattamente?»

La voce di Yeshua risuonò nella stanza.

Mi alzai di scatto dal letto e vidi che era seduto a terra sopra il tappeto.

Mi fece un gesto con la mano e mi avvicinai. Mi sedetti a terra di fronte a lui e attesi un sua parola.

«Che cosa vuoi esattamente?" mi chiese di nuovo fissandomi negli occhi

«Vuoi continuare a vivere nel dubbio? Oppure vuoi riuscire a comprendere la forza vitale dell'universo? A farla tua?"

Guardai l'orologio appeso alla parete. Erano le quattro del mattino. Fuori era ancora buio. Dalla serranda appena abbassata entrava la luce fioca della luna piena. Avevo sonno e avrei continuato volentieri a dormire ancora un paio d'ore.

Yeshua alzò una mano verso l'alto.

«Ciò che è in alto è come ciò che è in basso...» disse abbassando la mano.

«... e ciò che è in basso è come ciò che è in alto!» continuò alzando di nuovo la mano.

«Sai cosa significa?» mi chiese dopo un po'

«Mi pare si tratti di una frase di Ermete Trismegisto!" risposi io sapendo di essere messo alla prova.

«Significa che il chakra che è alla base del coccige deve essere messo in comunicazione con il chakra posto alla sommità del capo. Significa che la Terra ed il Cielo sono un tutt'uno. Significa che il Regno della Terra ed il Regno del Cielo sono parte dello stesso Regno.

Significa che la Madre Terra ed il Padre Celeste hanno la stessa importanza. Il nostro corpo rappresenta il cosmo, l'intero universo. I nostri piedi sono le radici che ci collegano alla Madre Terra. Il nostro capo ci pone in collegamento con il Regno del Cielo. Ora chiudi gli occhi e ascoltami attentamente!

Inizia alcune inspirazioni ed espirazioni, lente e tranquille.

Dirigi l'attenzione alla base del tuo corpo e cerca di percepire le radici che ti uniscono al suolo. Immagina di essere un albero che si mette in collegamento con la terra attraverso le proprie radici. Percepisci la pesantezza del corpo fisico e la connessione di questo con la materia.»

Ascoltai con estrema attenzione le sue istruzioni e feci esattamente ciò che mi diceva.

«Ora dirigi la tua attenzione a un punto sopra la sommità della tua testa, a circa cinquanta centimetri da esso. Cerca di percepire una sfera di luce bianca che si muove verso il basso fino a toccare il tuo corpo fisico ed a scendere verso tutti i chakra, compreso il primo.

Questa sfera di luce tocca il muladhara e il sahasrara allo stesso tempo. Attiva la spirale del kundalini nel muladhara. Ruota mentalmente entrambi i chakra.

Ora immagina che tra i due chakra ci sia un collegamento. Immagina un bastone diritto che parte dal coccige e termina sopra la tua testa e che la sfera di luce bianca si allarga a dismisura fino a contenere completamente il tuo corpo. Rimani in silenzio e percepisci la potenza di questa sfera di luce! Questo è un metodo di purificazione del tuo corpo e soprattutto, mette in collegamento il Regno della Terra con il Regno dei Cieli, Shakti con Shiva, la Madre con il Padre!»

Rimasi seduto a terra, con le mani sopra le ginocchia e gli occhi chiusi, cercando di visualizzare la sfera bianca che avvolgeva il mio corpo.

Dopo qualche minuto Yeshua proseguì.

«Adesso metti la mano destra sul tuo ventre e inspira visualizzando un'altra piccola sfera bianca sopra il tuo capo sempre all'altezza di cinquanta centimetri da esso. Espira immaginando che la sfera scenda lungo la colonna vertebrale e si irradi nel secondo chakra, nel svadhisthana. Concentra ora la tua attenzione sul palmo della mano poggiata sul ventre. Cerca di percepire un contatto con il chakra.

Questa fase consente di ripulire la tua energia sessuale. Prosegui l'esercizio per tutti i chakra. Questa è un'antica tecnica di rivitalizzazione dei chakra e di pulizia del corpo fisico e astrale.»

All'improvviso una potente energia mi scaraventò all'indietro, come se qualcuno mi avesse dato con forza un pugno allo stomaco.

Yeshua mi prese per le mani e mi riportò in avanti, con la schiena diritta.

Feci di nuovo l'esercizio. L'energia all'altezza dello stomaco era meno violenta. Lo feci di nuovo. Dopo qualche minuto ebbi la strana sensazione di essere stato completamente ripulito nel ventre. Lo stomaco iniziò a vibrare, di una energia calda e fredda allo stesso tempo. Rimasi in silenzio davanti a lui.

«Chiudi nuovamente gli occhi. Cerca di comprendere che devi liberarti dal concetto limitante di morte e mutamento. Il tuo corpo è vibrazione, una potente vibrazione materializzata che ha bisogno di esprimersi, ma prima di farla esprimere devi conoscere molto bene, attraverso lo studio delle leggi scientifiche, ciò che unifica la materia e lo Spirito. Le particelle di materia sono indistruttibili, questo è stato dimostrato dalla scienza. Allo stesso modo la tua anima, la tua essenza spirituale è indistruttibile. La materia è sottoposta al cambiamento, la tua anima è sottoposta al cambiamento. Il cambiamento della materia viene comunemente chiamato morte fisica. Il cambiamento dell'anima viene chiamato trasmigrazione. Ma la morte fisica non cambia né distrugge la tua anima, la tua essenza spirituale.

Ora sgombera la mente da ogni pensiero e rimani in silenzio. Io sono qui con te. E ricorda: non troverai nessun testo che spiega queste mie parole, perché il Maestro insegna al suo discepolo quello che io sto spiegando a te, solamente quando il discepolo è pronto per diventare un Maestro.»

Pian piano la mia mente s'acquietò. Avevo l'impressione di guardare me stesso davanti a uno specchio posto dentro di me. Una sensazione crescente di gioia e di pace mi avvolse completamente.

Ogni sentimento, ogni pensiero, ogni mio volere cominciava ad avere un senso. Il mio sentire, il mio pensare e il mio volere erano un tutt'uno con me.

Una luce immensa invadeva tutto l'immaginabile.

Ora la vedevo, ora non la vedevo. Ora era dentro, ora era fuori. Il corpo era fisso, immobile, senza respiro. Ero ovunque. Alitavo nell'aria, nuotavo nel costante movimento di ogni mia cellula.

Mi sentivo perfetto, completamente integro nel cuore, nel corpo e nella mente.

«Tu sei perfetto. Tu sei la perfezione. Tu sei vivo ovunque e per sempre. Tu vivi nel corpo di Dio, in ogni sua cellula, nel suo respiro e nel suo battito. Sei completo, nel cuore, nel cervello, negli occhi, nel volto, nelle mani, nei piedi, nelle gambe.

Tu sei sano, integro e perfetto. Il tuo corpo è sano perché tu sei sano. Il tuo corpo è integro perché tu sei integro. Il tuo corpo è perfetto perché tu sei perfetto. Tu sei sempre vivo! Sei sempre presente. Tu sei immortale!»

All'udire quelle parole il cuore iniziò a battere all'impazzata.

«Io immortale?» mi dissi

Yeshua fece una risata prorompente. Aprii gli occhi.

«Tu sei immortale!» proseguì Yeshua guardandomi diritto negli occhi

«Pensa alla vita che fluisce, alle cellule che rinascono continuamente, al cervello nel tuo corpo. Pensa a kundalini che si risveglia e risalendo lungo la spina dorsale, dona energia e forza al tuo corpo fisico e tocca la ghiandola pineale, riattivandola e dandole la forza ed il potere necessario, affinché tu possa vivere l'eternità.

Tu sei kundalini, la potenza dell'universo, la potenza più grande e potente. Impara a conoscerla, a rispettarla ed essa rispetterà te, ed essa ti aiuterà nella tua ricerca dell'immortalità!

L'essere umano è spirito. Egli è una creatura del mondo, che una volta liberatasi dalle maglie della materia può andare ovunque nello spazio e nel tempo. Il pensiero è pura energia e la materia è energia condensata. Il tuo pensiero può essere pura energia o energia condensata. Attraverso il tuo pensiero puoi realizzare qualsiasi cosa, perché non c'è nulla che tu non possa realizzare. Puoi essere, puoi fare ed avere tutto quello che riesci ad immaginare.

Fatti guidare dalle tue emozioni, perché sono queste che creano i tuoi pensieri, perché la tua emozione è energia in movimento. Quando muovi la tua energia, crei un effetto, crei la tua energia condensata, la tua materia.

Quando muovi la tua energia, la tua emozione, crei la tua stessa vita e la tua stessa immortalità!

Quando muovi kundalini e la risvegli, e permetti alla Madre di raggiungere il Padre, a Shakti di unirsi a Shiva, allora sentirai la tua energia, la tua kundalini rinascere dentro di te, allora conoscerai la tua immortalità!»

Rimanemmo in silenzio l'uno di fronte all'altro per qualche minuto. Dovevo assimilare quelle parole con tutta la serenità possibile.

«Puoi parlami ancora del pensiero?» gli chiesi dopo un po'

«Il pensiero è il movimento della mente dell'universo, l'energia più pura. L'energia del pensiero non muore mai, ma si muove continuamente e costantemente perché esso è l'intelligenza primordiale vibratoria. Tutti i pensieri degli uomini si incontrano e si incrociano tra di essi in un labirinto di pensieri attirandosi tra di loro. Quando questi pensieri vanno nella stessa direzione, agiscono sulla materia e divengono energia condensata. Prendi il vangelo!» mi disse Yeshua

Mi alzai con gran fatica. Raggiunsi la scrivania, presi la Bibbia e tornai a sedermi di fronte a lui.

«Matteo 18, 19!» disse

Aprii il volume e lessi ad alta voce.

"In verità, vi dico che se due di voi sulla Terra saranno d'accordo su qualche cosa da chiedere, qualunque essa sia, sarà loro concessa dal Padre che è nei Cieli!"

Alzai lo sguardo e lui sorrise.

«Infatti, dove sono riuniti due o tre nel mio nome, io sono in mezzo a loro!» proseguì Yeshua

Una lacrima scese sul mio volto. Non sapevo più cosa dire. Yeshua lasciò che io piangessi e rimanessi in silenzio a cercare di comprendere ancora una volta quelle sue parole, che tante volte avevo interpretato e spiegato ai fedeli, durante le omelie. Poi lui riprese a parlare pacatamente.

«Per troppo tempo ti sei concentrato sulla mia grandezza e non sulla tua. Mi hai considerato il tuo Maestro e mai hai pensato che tu possa essere come me. Hai trascurato la tua divinità, la tua immortalità, per colpa di una debolezza umana che devi imparare a superare. Il mio insegnamento deve continuare a vivere nella misura in cui le persone possono comprenderlo e viverlo ogni giorno.

Le mie parole devono essere come una composizione musicale. Ascoltarle, ripeterle ogni volta con tono diverso, affinché possano essere intese, interpretate e comprese nelle sue diverse sfaccettature.

Ho sempre parlato in modo semplice e chiaro. Ma spesso le mie parole non sono state comprese perché dietro la semplice frase c'era un insegnamento ben più vasto e illimitato.

Quando capirai il mio vero insegnamento, cioè che tu sei Dio e tuo è l'intero universo e lo metterai in pratica nella tua vita, allora diventerai Maestro. Allora insegnerai questa verità ad ogni essere umano che vorrà comprendere, che noi tutti siamo Dio e che nostro è l'intero universo.

Devi anche comprendere, fino in fondo, che il mio non è un insegnamento intellettuale, basato solamente sulla parola Amore. Al contrario, ti chiedo di insegnare quello che io sto insegnando a te. Ti sto dicendo di insegnare a chi te lo chiederà la pratica della meditazione e dello yoga, perché attraverso di esso si può raggiungere la propria divinità, il proprio pensiero, la propria energia, la propria kundalini. Troppa gente mi ha messo al di sopra di quello che sono veramente, non considerandomi come uomo. Al contrario, mi ha addossato tutte le sue colpe ed i suoi peccati e mi ha chiesto di pagare per loro un debito che non mi apparteneva. Tu mi hai tirato giù dal piedistallo in cui molte persone mi avevano lasciato. Mi hai tolto da un croce simbolica e mi hai posto accanto a te. Mi hai permesso di farti conoscere chi sono veramente. Hai cancellato la distanza che c'era tra te e me permettendo che io fossi uguale a te. Quando uscirai da questa stanza, voglio che tu vada dalle persone che ami e dica loro che non esiste piedistallo per nessuno. Che tu sei come me e che io sono come te. Se la tua vita significa veramente qualcosa, fratello mio, dimostralo. Dimostralo a te stesso. Perché tu sei Dio e tuo è l'intero universo.»

La voce di Yeshua risuonava nel mio cuore come un'eco.

«Quando hai scelto di indossare la tonaca io non mi sono opposto perché era una tua libera scelta. Ti ho sempre detto, tuttavia, che non esiste una strada migliore delle altre, che non arriverai alla tua realizzazione divina prima degli altri, solamente perché credi in me. Credere in Krishna o in Buddha, in Allah o Yahvé non fa migliore un uomo rispetto ad un altro. Al contrario, ho detto che la religione e i dogmi sono soltanto un ostacolo alla realizzazione divina, perché la tua stessa divinità non ha nulla a che vedere con la religione.

Religione e spiritualità sono due concetti completamente opposti. La religione divide.

La spiritualità unisce.

La religione incute timore.

La spiritualità sostiene il cuore e l'anima dell'uomo.

La religione afferma che l'uomo è nato nel peccato, e che alla sua nascita è già peccatore. La verità è che non esiste peccato.

La verità è che tu sei nato da Dio, che tu sei Dio e che alla nascita sei puro come Dio.

La verità è che l'uomo continua a vivere nella concezione che tutto sia peccato, che il sesso è peccato, che i soldi sono peccato, che il potere è un peccato, che il possedere è un peccato.

Alcune religioni ritengono che persino ballare sia peccato, che cantare ed ascoltare la musica sia peccato, che celebrare la vita sia un peccato.

La verità è che se nel mondo c'è un peccato quello è proprio la religione, perché la religione separa, divide il cuore delle genti.

La spiritualità, invece, innalza l'anima umana alla divinità, alla bontà e alla misericordia.

La spiritualità è comprensione di se stessi e degli altri, è perdono e pazienza, è la forza e il coraggio, è aiuto nel momento del bisogno, è conforto nel momento del dolore.

La spiritualità guarisce le ferite, è la saggezza più profonda del tuo cuore e la più grande verità della tua anima. La spiritualità è la pace più grande e il più grande amore.»

Davanti a me vedevo un uomo forte e sicuro di sé, ma allo stesso tempo provavo una dolcezza e un affetto mai vissuta prima.

Mi abbracciò forte, con la tenerezza di un fratello e mi lasciò solo, seduto a terra. Rimasi in silenzio a lungo fino al suono della sveglia.

Era l'alba. Mi alzai da terra e mi preparai per le lodi mattutine.