Capitolo 16 - Shiva e Shakti, l'energia dell'amore
«Lungo la via verso Dio, le difficoltà paiono come macinate da una mola,
come la notte che giunga a mezzogiorno, come il fulmine tra le nubi.
Ma non preoccuparti!
Ciò che deve arrivare arriva.
Affronta ogni cosa con amore mentre il tuo intelletto si dissolve in Dio»
(Canto mistico del Tantrismo del Kashmir)
Il sabato seguente tornai da Donna Marta. L'anziana era talmente felice di vedermi che sembrava una bambina alla quale avevano fatto il dono più grande del mondo.

Ci accomodammo nella stanzetta e ci sedemmo subito a terra sul suo tappeto rosso. Mi guardò sorridente e mi chiese:
«Hai fatto ciò che ti ho chiesto? Hai iniziato a scrivere il diario?»
«Sì. Certamente! - risposi io - Anche se ho avuto delle difficoltà. A volte ho avuto l'impressione che il mio corpo non mi stesse dicendo nulla!»
«Capisco!» prosegui lei
«Questo accade perché non riesci ad entrare in sintonia con esso. In verità, per riuscire ad ascoltarlo e comprendere ciò che ti sta dicendo, devi prendere coscienza del fatto che lui è vivo, respira, piange, ride. Se divieni consapevole di questo, tutto il resto diventa più facile. Devi capire che tutto ciò che vedi all'esterno di te stessa vive anche all'interno di te e del tuo corpo. Il disagio e il dolore nel periodo del flusso mestruale, sono spesso la conseguenza di una poca conoscenza della tua natura più intima. Ora ti chiedo di chiudere gli occhi e ascoltare attentamente le mie parole.»
Chiusi gli occhi.
«Il tuo corpo è come una radio a bassa frequenza. Ora fa un lungo respiro e immagina di essere la tua pancia. Posizionati proprio sul tuo ventre, fra il bacino e la cassa toracica. Per la donna questa parte del corpo è molto importante. Nella pancia, per nove mesi, portiamo il nostro bambino.
Nella pancia, sentiamo i nostri sentimenti. Nella pancia avvertiamo il dolore del flusso mestruale. Nella pancia sentiamo il brontolio della fame.
Essa è la dispensa del tuo corpo, che insieme al bacino ne rappresenta il sostentamento.

Nella nostra pancia c'è l'utero e gli organi della riproduzione. Alla sua base c'è il coccige e sopra di esso, arrotolato ed addormentato giace il serpente kundalinico. Respira serenamente e tranquillamente. Osserva il tuo respiro fluire. Inspira ed osserva il respiro mentre entra nella tua pancia e ne allarga tutti i muscoli. Espira ed osserva il respiro mentre esce dalla tua pancia e questa si ritrae.»
Proseguii nell'esercizio fiduciosa. D'un tratto sentii un gorgoglio molto forte e mi ricordai che quella mattina non avevo fatto colazione. La mia pancia mi stava dicendo che la dispensa era vuota. Scoppiai in una possente risata e Donna Marta iniziò a ridere con me.
«Visto? Il tuo corpo ti fa anche ridere!» proseguì lei divertita.
Si alzò e si diresse nell'altra stanza. Quando tornò aveva tra le mani un vassoio con dei biscotti. Il profumo e l'aspetto erano davvero invitanti. Donna Marta mi fece cenno di prenderne uno che agguantai quasi con ingordigia. Mentre continuavo a mangiare lei prese un volume dalla sua libreria e tornò a sedersi accanto a me.
«Voglio farti vedere un dipinto raffigurato in questo libro. Questo è uno dei miei dipinti preferiti. La storia dell'arte e della pittura è piena di queste rappresentazioni, ma questo è il dipinto che preferisco in assoluto.» disse Donna Marta compiaciuta.
«Ecco. Questo è "La sorgente" un dipinto di Jeans-Auguste-Dominique Ingres. L'originale di questo quadro è custodito al Musee d'Orsay di Paris. Questo dipinto fu iniziato da Ingres nel 1820 e portato a termine solamente nel 1856. È una vera e propria venerazione del corpo femminile. Se osservi bene l'immagine vedrai una donna, un corpo ed un vaso; tre simbologie che si equivalgono e che esprimono la femminilità e la sensualità.»

Tentai un timido commento.
«Ho l'impressione che l'autore volesse comunicare qualcosa di molto preciso. Il vaso che getta l'acqua probabilmente rappresenta la fluidità!»
«Torniamo a noi. - disse lei - Ora ti chiedo di spostarti verso il cuore. Identificati con il cuore, cerca di ascoltarne il battito. Il cuore è l'organo che da sostegno a tutto il tuo corpo. Il suo movimento cardiaco dona flusso al sangue e lo fa circolare nelle vene, nelle arterie e nelle aorte. Ora sposta la tua attenzione sulla testa. Essa è il centro della ragione, è il fulcro della tua mente, sede dell'intelletto e della sapienza.
Ricorda. Il corpo non si esprime solo attraverso il dolore, ma rappresenta l'ultima possibilità che ha per attirare la tua attenzione. Più imparerai a conoscerti fisicamente, più riuscirai a conoscere la parte più nascosta del tuo Sé. Più ascolterai il tuo corpo, più riuscirai ad entrare in intimità con esso. Anticamente, nella maggior parte delle religioni il corpo della donna veniva equiparato alla Terra ed il ventre della donna al ventre della Terra. La donna veniva definita la Dea, la Madre Terra, colei che dà la vita a tutto ciò che vive e riporta a sé tutto ciò che è esistito, colei che Rigenera, che Crea e Distrugge. Nel suo corpo sacro, magico ed erotico, la donna sanguina, fra crescere la vita, partorisce, alleva e nutre i suoi bambini.
Con il suo corpo dona amore e fa' l'amore, crea energia, crea la vita e la sostiene. E poiché il corpo della donna, così simile a quello della Terra, produce cibo per i suoi figli, nell'antichità i nostri antenati impararono ad aver fiducia nella Madre, e di questa Grande Madre, modellarono immagini dai grandi sensi abbondanti e dal grembo gravido e rigonfio. Ti chiedo di fare un'analisi del tuo stesso corpo, del tuo essere e della tua anima in connessione con il tuo corpo. Devi semplicemente entrare in sintonia con il corpo consentendogli di parlarti.
Il corpo sa che cosa vuole dirti, e soprattutto sa esattamente ciò di cui ha bisogno, perché possiede lo stesso istinto degli animali. Fino ad oggi, non hai fatto altro che inibire il tuo corpo. Semplicemente perché avevi l'impressione di sentirti stupida o imbarazzata. Ora ti dico una cosa che io ho capito e che tu non vuoi capire! Tu sei estremamente attratta da Don Mattia!»
Guardai Donna Marta con timore.
«Tesoro! - proseguì lei - Il desiderio sessuale non è un peccato! Il tuo desiderio, la tua attrazione verso di lui, non è peccato! Dimmi, ti prego. Cosa prova il tuo corpo, al contatto con il suo?»
Io tirai un respiro lunghissimo e provai a rispondere.
«Non so cosa pensare! Non so cosa dire! So che quando l'energia kundalini si muove dentro di me, è sacra, divina. Ma io ho il terrore di provare un desiderio impuro! Il mio corpo mi dice di toccare il suo corpo. Le mie mani mi dicono di accarezzargli il viso. La mia coscienza mi dice che sto sbagliando tutto!»
Lei sorrise divertita.
«Tu sei una donna. Il tuo corpo è uno straordinario ricettore di sensi, uno strumento di pura consapevolezza, in contatto diretto e costante con la tua anima. Kundalini ha risvegliato il tuo corpo e quello di Mattia. Ciò che state provando non è altro che il profondo desiderio di realizzare l'unione mistica dei vostri corpi fisici e spirituali. Non avere timore dei tuoi desideri. Non reprimerli. Lasciati condurre da loro, perché ti aiuteranno e ti permetteranno di sperimentare i più intensi momenti spirituali della tua vita. Il tuo corpo è sacro, tesoro mio. Tutto il tuo corpo è sacro e devi imparare ad accettare questa verità.»
«Ma lui è un sacerdote! Come posso pensare di avere un rapporto sessuale con un sacerdote? Mi sembra quasi un sacrilegio! Lui è un uomo di religione!» esclamai io.
«E tu pensi che la religione ed il sesso non possano andare d'accordo? Allora tutto quello di cui abbiamo parlato fino ad ora non ti è chiaro! Ricordati che la religione ed il sesso sono come due facce della stessa medaglia. La sessualità, non deve essere vissuta in modo negativo e peccaminoso. Non esiste il peccato in un rapporto sessuale.
Se la donna vive la propria sessualità con la necessaria consapevolezza, essa può essere di aiuto per aprire tutte le porte, anche le più inimmaginabili. La donna è e deve essere la chiave per percorrere la via di una sessualità sacra e non profana, perché senza di questa non si può raggiungere alcun tipo di obiettivo. Dimmi una cosa? Don Mattia ha mai provato il risveglio di kundalini in questi giorni. Hai provato a fargli risvegliare la kundalini dormiente?»
Respirai lungo e risposi.
«In un certo senso, sì!»
«Cosa intendi per «in un certo senso»?»
«Intendo dire che non abbiamo fatto l'amore! - risposi bruscamente - Perché ho paura, perché mi vergogno, perché non so come lui reagirebbe, perché ho il terrore di quello che potrebbe accadere! L'unica cosa che è accaduta è stato un bacio, un semplice bacio sulla guancia. Ma è bastato un bacio a risvegliare un profondo desiderio di contatto.»
«E' normale, tesoro mio!» proseguì Donna Marta.
«Il semplice contatto fisico, in questo momento, non sta facendo altro che accendere il fuoco della passione, tua e di Mattia. Ora devi iniziare a concepire il sesso come uno strumento che, passando attraverso la materia, mediante un rapporto tra un uomo e una donna, porta a una elevazione spirituale. Il senso di vergogna e di imbarazzo che stai provando non deve farti sentire in colpa. Purtroppo questi sentimenti che stai provando sono la conseguenza di una concezione errata dell'atto sessuale. È la società in cui viviamo, grazie all'influenza di alcune religioni tra cui quella cristiana e quella islamica, che ha fatto diventare il sesso qualcosa di sporco ed oltraggioso. E questo non è altro che un danno nei confronti dell'atto più sacro che possa esistere.
Si fanno preghiere, messe, sermoni e omelie nelle più belle cattedrali, moschee, templi e moschee del mondo, pensando che il culto sacro si svolga all'interno di quattro mura, ma non si riesce ad accettare il fatto che l'atto sacro più bello che l'universo ci ha donato è proprio l'unione tra l'uomo e la donna.»
Le parole di donna Marta erano piene di intensità. Cercava di farmi comprendere una verità così semplice, ma per me difficile da accettare.
«Se gli uomini non riescono a cogliere un significato spirituale e divino nell'atto sessuale, non possono neppure riuscire a vivere l'atto nella sua più completa sacralità. In verità, anche i più grandi maestri della storia, come anche Yeshua e Miryae, si amavano e praticavano un'antica tecnica sacra, che noi conosciamo con il nome di tantra. Per troppi secoli, l'Occidente cristiano ha condannato i desideri sessuali ed i piaceri erotici con un rigore che ha del ridicolo.
Se nella Sacra Bibbia, il Dio dei cristiani dice ai suoi figli, crescete e moltiplicatevi, dall'altro canto sta chiedendo al suo popolo ed ai suoi ministri di non praticare l'atto più sacro che ha donato. Diversamente da tutte le altre tradizioni e confessioni religiose, i sacerdoti e ministri cristiani cattolici sono costretti a vivere da scapoli, senza avere accanto una donna per tutta la vita. Questo perché molti anni fa, Papa Gregorio VII decretò che i sacerdoti non dovessero sposarsi.»
«Ecco! Vedi, non ci sono possibilità. Don Mattia è un sacerdote e non può sposarsi ed io non voglio fare assolutamente nulla. Mi spiace donna Marta!» risposi io consapevole che stavamo toccando un argomento difficile da accettare.
«E' qui che ti sbagli!» rispose lei divertita.
«Devi sapere che nel Nuovo Testamento, nelle parole di Gesù, non è scritto da alcuna parte che un sacerdote non debba sposarsi. Anzi. Se leggi bene i Vangeli e gli altri libri del Nuovo Testamento scoprirai che non solo Pietro era sposato e aveva dei figli, ma anche che la maggior parte dei ministri della Chiesa primitiva erano sposati.
Durante i primi anni del cristianesimo i preti, tutti i preti potevano sposarsi, persino i papi potevano avere una famiglia. Ci sono molti esempi nella storia della Chiesa, a cominciare da Tertulliano che fu ordinato sacerdote nonostante fosse sposato.
La verità è che l'atto dell'unirsi in un gesto d'amore deve essere considerato sacro e non blasfemo. Ragiona su questo! Eva, la madre dell'umanità, la donna primordiale, viene vista come una tentatrice, come una donna che distrugge ciò che Dio ha donato. Eva subisce le conseguenze di un peccato che non esiste, con una condanna ingiusta, quale è quella di partorire con dolore.
La donna viene svalorizzata completamente, viene considerata colpevole di un reato non commesso, viene declassata a un ruolo inferiore. Maria, invece è la redentrice e la salvatrice, colei che con il parto senza dolore, cancella il peccato di Eva.
Eva rappresenta l'odio, l'egoismo, il male. Maria rappresenta il sacrificio e l'Amore.
Purtroppo questa divisione simbolica ha provocato solamente delle fratture che non esistono e non devono esistere. Eva viene considerata una peccatrice e Maria come una Madre e non come una Amante. Il cristianesimo non ha fatto altro che cancellare il sesso e farlo divenire un atto mostruoso ed esclusivo di Satana. La verità non è questa. La verità è che la Donna è la Sposa del potere divino creatore, è l'energia primordiale che partorisce, che tesse la trama dell'universo. Ella è l'amante divina, colei che genera la vita. La verità è che l'uomo e la donna devono amarsi e che non deve esserci confessione religiosa o credenza popolare che limiti ed escluda l'amore per alcuni esseri umani.»
Mentre parlava gli occhi di Donna Marta si illuminarono di una luce mai vista prima. Mi resi conto che quella donna, ormai non più giovane, era dotata di una femminilità seducente e piacevole. La immaginai con qualche anno di meno e non potei fare a meno di pensare che doveva essere stata una bellissima donna.
Ora il suo viso era meno elastico e segnato dal tempo, ma la sua bellezza le veniva dal profondo del cuore.
«Parlami del tantra!» chiesi io ormai curiosa.
«Tantra significa «telaio, trama». Esso fa parte del Sanathana Dharma, il dharma eterno. Tantra è la vera natura di tutte le cose, è l'energia divina, la forza creatrice di Shakti. Attraverso il tantra, attraverso l'atto di unione di un uomo ed una donna, si vive l'unione mistica di Shiva e di Shakti e la più alta realizzazione divina. Coloro che ritengono il tantra solamente un atto sessuale, non lo conoscono affatto.
Il tantra insegna ad accettarsi per quel che si è. Solamente accettandoti per quella che sei, solamente utilizzando la tua forza creatrice, puoi comprendere la tua vera natura, la natura del sesso quale potente energia divina!
Il tantra è un atto di amore profondo e incondizionato, privo di sensi di colpa, ma colmo di gioia che porta alla vera e propria estasi.
Il tantra insegna che non esiste dualità, che tutti siamo uno e che attraverso l'accettazione dell'uno, possiamo riconoscere la nostra unità con la divinità. Esso è il congiungimento del principio maschile con l'elemento materno nel proprio corpo.»
«Ho sempre creduto che il tantra fosse soltanto un atto sessuale!» dissi io incuriosita
«Nel tantra il sesso si trasforma in amore, l'amore si trasforma in luce e la luce si trasforma in estasi pura. Quindi, ti chiedo, come può un atto sacro come l'atto tra un uomo ed una donna, essere impuro e opera del maligno?» mi chiese Donna Marta.
Attesi qualche istante prima di rispondere.
«Diventando un atto di amore?»
«Bravissima! - soggiunse lei - Sii tu stessa l'amore. Allora non avrai più bisogno di dire: "Io ti amo" perché sarai te stessa l'amore. Sarai semplicemente amore e donerai te stessa, come puro amore! Questo è tantra, un atto di amore!»
Osservai Donna Marta con un occhio diverso. Il suo sguardo brillava di una luce intensa.
«Devi comprendere che l'atto d'amore è ciò che di più sacro l'universo ci ha donato. L'atto sessuale, così blasfemamente condannato da molte confessioni religiose, nel tantra viene consacrato e considerato come un gesto sacro. Devi sapere che i nostri corpi emanano energia, perché sono fatti di energia. Il desiderio che una donna e un uomo provano al contatto fisico è una reazione energetica. Il nostro organismo è un corpo energetico. Ogni cellula e ogni organo del corpo sono un corpo energetico. Ciascuno di questi riceve energia, metabolizza energia e rilascia altra energia. Alla base di questo sistema di energia ci sono i chakra. Essi vengono chiamati centri energetici o organi, perché governano le energie sottili e fisiche e le trasformano continuamente. Se chiudi gli occhi e ti concentri su di essi e la loro posizione lungo la colonna vertebrale, puoi riuscire a visualizzarli come una forma circolare, come una ruota. Chakra, infatti, in sanscrito significa ruota.
Secondo il tantra, risvegliando la propria energia kundalinica e facendola passare per i chakra, si realizza l'unione mistica divina con il Sé. In poche parole, i chakra offrono un percorso per arrivare all'illuminazione. Un chakra riesce a ricevere ed a trasformare l'energia, vibra all'interno del corpo fisico verso l'esterno e trae le informazioni dall'esterno trasformandole in altre vibrazioni.
Ognuno di questi chakra vibra ad una frequenza differente. Quello situato più in basso nel corpo umano ha una vibrazione lenta. Il chakra posto in alto, invece, ha una vibrazione più alta. Se chiudi gli occhi e visualizzi il chakra nella tua mente puoi riuscire a vederne la forma ed il colore. Ogni chakra è rappresentato da un fiore di loto di colori differenti e con un numero specifico di petali. Questi petali rappresentano l'aspetto fisico della kundalini e scompaiono quando scompare il respiro, si realizza in sostanza il cosiddetto samadhi, l'estasi mistica dell'unione con Dio.
Ora, secondo la dottrina del tantra, la realtà si manifesta nel duplice ruolo di consapevolezza maschile e di energia femminile. Questa concetto viene espresso totalmente e completamente nella totalità della persona, sia nel suo aspetto maschile che in quello femminile.
In tutte le tradizioni filosofiche di ogni popolo e di ogni religione, appare la rappresentazione divina maschile e femminile. Nella cosmogonia cinese, negli opposti yin e yang, nei sistemi filosofici indiani. Il principio maschile e femminile viene rappresentato nel Samkhya indiano, tra Purusha e Prakriti, da Shiva e Parvati, da Brahma e Sarasvati, da Krishna e Radharani e da Ramananda e Sita.
Questa rappresentazione viene raffigurata anche nelle tradizioni assiro-babilonesi ed in quelle egiziane, dapprima con Tanmuz e Ishtar e poi con Osiride e Iside. Questa distinzione sessuale in uomo e donna, in maschio e femmina e l'attrazione che un sesso prova nei confronti dell'altra non deve essere vista come una divisione. Al contrario dobbiamo intenderla come una integrazione tra i due sessi.
Secondo il tantra in ogni essere umano, sia esso uomo o donna, esiste un principio maschile e uno femminile. Il principio maschile è individuato nella testa e viene chiamato bindu. Il principio femminile è posto alla base della colonna vertebrale ed è rappresentato dal trikona, cioè il simbolo dell'organo genitale femminile. In questo punto, riposa addormentata kundalini, avvolta su se stessa per tre spire a mezzo.
Una volta risvegliata, kundalini mette in collegamento il principio femminile con il principio maschile. Questo risveglio produce l'innalzamento del flusso di energia che va ad unirsi nel bindu. Ora ti faccio una domanda! Quando sei con Mattia, ti è mai capitato di sentire uno strano movimento all'altezza della base della colonna vertebrale? Un movimento diverso dal solito.»
Io annuì senza dire nulla.
«Questa strana sensazione che provi non è altro che la stimolazione della forza del serpente, che è ancora sopita. Ora ti insegno alcune piccole tecniche per comprendere questa forza e per riuscire a gestirla al meglio. Chiudi gli occhi ed immagina la tua colonna vertebrale diritta ed immobile. Ora immagina che la forza del serpente si svegli nel tuo corpo e risalga lungo tutta la tua colonna vertebrale fino a toccare il punto tra le sopracciglia, quello chiamato kutastha chatanya, comunemente conosciuto con il termine di terzo occhio.»
Seguii le sue istruzioni e in meno di un minuto, kundalini si risvegliò con un impeto forte e violento, risalendo lungo tutto il corpo fino alla testa.
Un sentimento di gioia e beatitudine avvolse tutto il mio corpo. Smaniavo dal piacere mentre quella potente energia mi faceva sussultare nel corpo e nello spirito. Donna Marta fece una sonora risata e rimase a guardarmi mentre io mi lasciavo andare alla potenza di quella energia.
«Shiva e Shakti sono la potenza dell'universo. Shiva è la causa prima della creazione e Shakti è il potere di creare l'universo. Questo significa che la creazione appartiene ad entrambi e non ad uno solo di essi. Questo vuol dire che la creazione è opera di Shiva e di Shakti, del principio maschile e di quello femminile.
Shakti, nel senso più elevato del termine, è Dea Madre, è l'universo stesso uscito dal suo grembo, è la realtà stessa della creazione, è la potenza allo stato puro che crea, sostiene e riprende in sé l'universo.
Tu sei questa potente energia perché ad essa appartieni ed essa ti appartiene! Ora ti rivelo un piccolo segreto che lascerà a bocca aperta. Devi sapere che il tantra e il culto della shakti si può ritrovare in molte altre religioni oltre che nell'induismo. Il tantra è comprensibile nel buddhismo, nel confucianesimo e nello shintoismo perché queste affermano che per divenire divinità infinita si deve adorare la divinità che è insita in se.»
Stavo lì, davanti a Donna Marta, completamente impalata ad ascoltare le sue spiegazioni. Sapevo molto bene che da lei avrei imparato ancora molto.
«Ascoltami attentamente perché è necessario che tu comprenda quello che ti sto dicendo. Il tantra è ciò che di più mistico possa esistere. Esso afferma che l'iniziale ed eterna energia è femminile, è il grembo dell'universo. Per questo motivo, si considera il principio creativo supremo con la parola Madre e non Padre. Per questo motivo tutte le concezioni filosofiche attribuiscono il genere femminile alle figure mitologiche e divengono Dee, Madri Divine.
Nel tantrismo la dea Shakti è concepita come la sposa del dio Shiva e questo è soltanto uno dei tanti diversi modi di definire la Madre di tutti i viventi ed il suo Mahadeva, cioè il Grande Dio. In seguito questa elaborazione del tantrismo fu assimilata dalle altre diverse culture occidentali, dagli egizi ai fenici e persino dai greci e da essa deriva il culto della Vergine Madre. Puoi quindi comprendere, tesoro mio, che il culto della Grande Madre è il culto più antico del mondo.
Tornando indietro nel tempo ed in ogni luogo del pianeta si ritrova la figura della grandissima e potentissima Madre della natura. Infatti vi è l'assoluta certezza che all'inizio esistesse solo ed esclusivamente una divinità femminile, la Mahashakti, la grande madre suprema, dispensatrice della vita, la Grande Regina del Cielo e della Terra.
La grande madre venne rappresentata come una cosa sola con tutto ciò che esiste, nella forma di tutto ciò che esiste e considerata come l'uno che tutte le cose sono.
Solo in seguito accanto alla Grande Madre fu accostato il Grande Dio Padre, per manifestare la dualità della creazione. I due principi, femminile e maschile, vennero pertanto concepiti come due persone. Shiva, colui che possedeva la potenza, che percepiva e realizzava la potenza, cioè l'esistenza, la coscienza e la beatitudine. Shakti, colei che è la potenza, che è il divenire potenza, senza cessare di esistere in se stessa, poiché è sempre stata, è e sarà per sempre, la potenza di Shiva.
Nel tantra il principio maschile di Shiva e quello femminile di Shakti si compensano e si compenetrano. Tuttavia, Shiva senza Shakti non può fare nulla e non è nulla, perché Shakti è dinamica, è la parte attiva. È lei che concepisce, che dona la vita attraverso il parto. In questo atto di generazione, Shiva è il seme e Shakti il grembo. Senza il gesto di procreazione di Shakti, l'essere umano non potrebbe dispiegarsi. Shakti e Shiva, allora si congiungono in un atto di amore sacro, si uniscono liberando la loro energia, che provoca gioia e beatitudine. È proprio in questo modo che Dio come Madre-Padre, come Shiva-Shakti, si manifesta nell'essere umano e si raggiunge la più alta divinità. Questa è la più grande verità, il culto più elevato: Dio in quanto Padre ed in quanto Madre è il Sé Supremo. Il fine del culto del tantra è di unire il principio maschile con quello femminile, per arrivare alla più alta elevazione del Sé Spirituale manifesto e immanifesto. La sacra unione della forza maschile con quella femminile deve essere considerata come il gesto sacro per eccellenza per realizzare il culto del Sé Supremo.»
Donna Marta terminò di parlare e chiuse gli occhi per qualche istante. Il silenzio avvolse completamente la mia mente. Non avevo il coraggio di parlare ed esprimere alcun pensiero.
«So bene cosa stai provando. Il desiderio sessuale fa parte della natura umana e non deve essere nascosto né represso.» proseguì donna Marta guardandomi dolcemente e cercando di allentare la tensione del momento
«Io ho una profonda paura di questo desiderio. Ho il terrore che possa essere soltanto un momento passeggero e che questo possa un giorno ritorcersi contro di noi!» risposi
«Capisco! E tu pensi che ignorare i tuoi sentimenti possa essere una soluzione? Signorina! Non sono stupida. Ho visto come ti guarda Don Mattia! Conosco quel ragazzo da quando è nato e non avevo mai visto in lui quello sguardo. Dammi retta. Segui il tuo istinto femminile. Seguilo fino in fondo e non preoccupartene! Ricordati queste parole e cerca di non dimenticarle mai. La donna è l'utero del mondo. La donna possiede nel suo corpo la forza della vita, il più grande dei misteri della creazione. Essa è il simbolo più grande del principio della creazione. La donna non può e non deve essere semplicemente una realtà fisica e corporea, limitata soltanto ad un ciclo mestruale, ad una gravidanza ed all'allattamento. La donna deve sentire, conoscere e provare dentro di se, la coscienza delle Dea, deve incarnare l'essenza stessa della Dea, la sua dimensione sacra come uno degli aspetti più importanti.»
Quelle parole toccarono ogni parte del mio essere. Il corpo vibrava a una intensità mai provata prima. Tentai di trattenere le lacrime con uno sforzo enorme ma senza riuscirci. Avevo bisogno di assimilare tutte quelle nozioni con estrema calma. Posai le mani sul mio ventre e rimasi in silenzio.
Don Mattia bussò alla porta. Donna Marta le fece il gesto di entrare e lui si accomodò nella stanza.
«Siediti!» disse lei guardandolo negli occhi
Per un istante ebbi l'impressione che Don Mattia fosse a disagio! Poi lo vidi rasserenarsi.
Donna Marta ci guardò per un istante, ci sorrise e poi sentenziò.
«Ragazzi miei! Se voi due siete giunti davanti a me, c'è un motivo. Evidentemente la nostra Madre Divina ha voluto esaudire la mia più grande preghiera, che era quella di trovare le due persone a cui lasciare tutto il mio sapere. Vi chiedo di fare un ulteriore sforzo! Mattia avvicinati a me!» disse la donna
Vidi Don Mattia avvicinarsi a Donna Marta senza alcun timore. Io rimasi immobile a osservare la scena.
«Voglio che tu comprenda che oltre la religione esiste la spiritualità e che essa fa parte dell'essere umano prima di ogni cosa! Ora, tutto ciò che hai studiato nel corso degli anni passati deve essere messo in pratica, senza alcun timore!»
A quel punto Donna Marta mi prese la mano e la mise sopra quella di Don Mattia.
«Tra voi due c'è una profonda attrazione!» proseguì guardandoci con estrema dolcezza.
«Vi prego! Non abbiate paura dei vostri sentimenti. Cercate di andare oltre gli schemi dogmatici! Non guardate le regole. Al contrario, cercate di comprendere che la verità non può essere relegata dietro un dogma, ma deve essere divulgata ad alta voce! Amatevi, figli miei! Amatevi. Amatevi fino in fondo e senza timore!»
Don Mattia mi guardò come mai aveva fatto
prima. Per un attimo ci sentimmo in imbarazzo. Ci guardammo negli occhi e
sentii un brivido invadere tutto il mio corpo.
