Capitolo 17 - Madre Nostra che sei sulla terra
"O fuoco dello Spirito Paraclito, vita della vita di ogni creatura,
tu sei santo, tu che vivifichi le
forme...
Sei tu che guidi sempre coloro che conoscono
e sono colmi di gioia ispirando in loro la tua saggezza.
Gloria a te, dunque:
a te che fai rifiorire e rendi la vita felice;
a te che porti speranza, onore e forza;
a te che porti luce."
(Hildegarde da Bingen)
La giornata era fredda. Il cielo era completamente bianco e sembrava volesse iniziare a nevicare da un momento all'altro. Mi ero rinchiuso nella biblioteca a leggere, nel tentativo di distogliere la mente da ogni pensiero, dal pensiero fisso di Micaela. Quella ragazza mi stava entrando nelle ossa, nella pelle, in tutto il corpo. Ogni volta che l'avevo davanti a me sentivo il profondo desiderio di abbracciarla e stringerla forte.
Yeshua non appariva ormai da molti giorni. Tutto sembrava statico e silenzioso. Forse era giusto che entrambi assimilassimo con calma i cambiamenti vissuti. Qualcuno bussò alla porta dello studio. Alzai lo sguardo e vidi che Micaela mi guardava sorridente.
«Buongiorno Don Mattia, siete talmente assorto nella lettura che non vi siete accorto di me. Se disturbo torno in un altro momento.» disse lei
«Oh! Perdonami!» le risposi togliendomi gli occhiali da vista e indicandole la sedia di fronte a me.
«Vieni, entra pure!»
«Cosa state leggendo con tanto interesse?» mi chiese lei con aria quasi infantile
«Oh. Questo è un testo di letteratura cristiana antica. In questo volume di settecento pagine, ci sono all'incirca cinquanta pensatori, vescovi e diaconi che parlano di Gesù Cristo e della Chiesa!» risposi io
«Come Agostino?»
«Esattamente! Brava! Devi sapere, tuttavia, che prima di Agostino ci sono stati molti altri teologi, come Marcione, Giustino, Teofilo di Antiochia. Ognuno di loro ha voluto esprimere un giudizio personale su Dio, su Gesù, la Chiesa e la fede. Prendiamone uno caso.»
Sfogliai il libro e iniziai a leggere:
«Cristo, rivestitosi, pur essendo Dio, della natura umana, e avendo sofferto per colui che soffriva, ed essendo stato legato per colui era in catena, ed essendo stato giudicato per colui che era colpevole, ed essendo stato seppellito per colui che era sepolto, risuscitò dai morti e levò questa voce "Chi è colui che viene a giudizio contro di me? Si ponga di fronte a me. Io ho liberato il condannato. Io ho resuscitato il sepolto.»
Ecco un altro verso:
«Questi è il Cristo, questi è il Re, questi è Gesù, questi è il Condottiero, questi è il Signore, questi colui che risuscitò dai morti, questi è colui che siede alla destra del Padre. Egli porta il Padre e dal Padre è portato, a lui la gloria e il dominio dei secoli. Amen.»
«Questi sono alcuni versi dell'Omelia pasquale di Melitone di Sardi. Ti sono piaciuti?» chiesi alla fine della lettura
«Più o meno!» rispose lei
«Che intendi per «più o meno»?»
«Intendo dire che nel testo, come sempre, si parla di Dio Padre e non di Dea Madre! Arrivati a questo punto, tutto ciò che parla di Dio Padre, mi irrita un po'. In ogni verso che studio non c'è alcun riferimento alla Dea Madre! Dopo aver studiato con Donna Marta e compreso il concetto di Dea Vergine e di Madre, tutte le scritture che parlano solamente di Gesù, venuto per redimere il mondo dai suoi peccati, mi sembrano stupide, persino inutili.» disse lei
«Hai ragione, tesoro mio. In molti versi, in molti scritti e soprattutto nella maggior parte delle opere antiche, non si parla della Dea Madre. Devi sapere, tuttavia, che in molti di questi scritti si trovano versi dedicati alla Dea, di Colei che conferiva la rinascita dell'anima. Ti faccio un esempio. Filone di Alessandria, un grande mistico ebreo del I° secolo d. C., riguardo all'aspetto femminile della divinità disse:
«Noi designeremo dunque il maestro che ha creato l'universo a giusto titolo come il Padre della creazione, mentre la Madre è il sapere.»
«Sì. Lo so!» mi interruppe lei
«So bene, cosa volete dire, ma se leggete bene il testo, potete comprendere come il ruolo della Madre è relegato a rappresentante di saggezza, e basta! Ho l'impressione che ci sia stata una sorta di riduzione del divino. Quello che ha fatto il cristianesimo non è altro che una cancellazione della Dea Madre da ogni testo liturgico. Ciò che era presente nella mistica ebraica non esiste più in quella cristiana. Sto leggendo molto in questi giorni e mi rendo conto che nella maggior parte dei testi cristiani non c'è un sola menzione alla Dea Madre. Ho trovato alcuni riferimenti della femminilità divina nella Shekina ebraica, quale aspetto materno ed alcuni aspetti femminili di Dio nelle scritture indiane, in quelle maya e persino in quelle peruviane, ma nel cristianesimo, non c'è assolutamente nulla. Come se la Chiesa avesse cancellato completamente tutto e si sia adoperata con tutte le sue forze per cancellare e distruggere dalla coscienza dell'uomo, l'immagine di una Madre Universale che era alla base di ogni spiritualità!»
Nei suoi occhi c'era qualcosa di diverso. Che fosse la benedizione della Grande Madre? La guardai con dolcezza e le risposi.
«Gli insegnamenti di Donna Marta ti hanno cambiata molto, lo sai? Sono felice dei profondi cambiamenti che stai vivendo.»
«Padre!» riprese lei
«Le chiedo scusa, ma mi rendo conto che dal giorno in cui ho iniziato questo percorso, dal momento in cui ho scelto di seguire questa diversa via, il mio modo di vivere la fede è completamente cambiato. Oggi mi sento come un pesce fuor d'acqua. La Chiesa nel suo dogmatismo ha oscurato la verità della Dea Madre dietro un velo di ipocrisia e di paura ed io ne sono molto sconfortata! Il posto della Dea è stato occultato completamente e non si trova traccia del suo culto in nessun testo. Ecco, guardi cosa dice questo studioso e storico al riguardo.»
Prese un libro che aveva nella borsa e lesse ad alta voce:
«Il cristianesimo è un complesso di decisioni giuridiche prese sotto le pressioni politiche nel corso dei tempi; un insieme di leggi riguadanti i diritti religiosi tra i seguaci della dea madre, una volta dea suprema dell'occidente, e quelli di dio, il padre usurpatore!»
«Non le pare che sia chiaro il concetto?» mi chiese lei quasi fosse una provocazione
«In verità devi comprendere che tutti i tentativi di sradicamento della Grande Dea Madre non sono mai andati a buon fine. Ti prendo ad esempio il testo di un uno gnostico del I° sec. a.C. Il suo nome è Origene. Ascolta cosa dice:
«Sono sciocchi tutti coloro che possono pensare che l'Eden sia veramente un luogo o accettano le storie di Adamo ed Eva come reali e non come favole allegoriche.»
Cerca di non prendere alla lettera tutto ciò che la Chiesa dice. Troppo spesso la Chiesa e i suoi capi hanno fatto errori e hanno dovuto riconoscerli. E cerca anche di ricordare che gli errori non sono soltanto nella Chiesa ma anche nelle altre religioni. Non penso di mancare di rispetto a nessuno se riferendomi al culto cristiano attuale parlo di «potere culturale».
Il culto della Dea Madre occupava il posto di riguardo nel cristianesimo primitivo. Quando si parlava dello Spirito Santo, si faceva riferimento alla Dea Madre. Purtroppo accadde che il cristianesimo insegnato inizialmente da Yeshua e Miryae, venne completamente stravolto.
Quello che noi oggi pratichiamo è un cristianesimo costruito a tavolino, è una moltitudine di regole e comportamenti che non hanno nulla a che vedere con ciò che Yeshua e Miryae insegnarono. Potremmo chiamarlo paolinismo, o cristianesimo paolino, se vuoi. C'è stato un grande teologo accreditato dal Vaticano, qualche anno fa, che ha definito il cristianesimo, una religione fondata da Paolo, non da Gesù il Cristo, e soprattutto, non da Yeshua e Miryae.»
«Quindi, sovviene con me nel
ritenere che Paolo è responsabile della denigrazione ed emarginazione della
donna e del suo ruolo divino nella creazione?» mi chiese lei con tono
provocatorio
«Sovvengo con te nel
ritenere responsabile la Chiesa della cancellazione della Grande Madre e della
sua relegazione a semplice Madre del Cristo! Ti chiedo di ascoltarmi
attentamente. La veste della Madonna è stata sapientemente e abilmente
drappeggiata per nascondere le rotonde forme corporee. Il suo sguardo rivolto
verso l'alto, i piedi che sovrastano una mezzaluna, simbolo del sacro divino
potere della fertilità e della vita, e un serpente simbolo della sessualità,
stanno a significare che la Madonna schiaccia tutto ciò che rimane
dell'insegnamento originale di Yeshua e Miryae. Voglio leggerti
altri versi.»
Mi alzai dalla sedia e mi diressi verso la libreria dell'armadio e tirai fuori un libro.
«Questo è un libro apocrifo. Sai cosa vuol dire apocrifo?» le chiesi
«Apocrifo vuol dire nascosto. Per la Chiesa vengono definiti apocrifi tutti quei libri che non sono stati riconosciuti canonici!»
«Brava! Questo è il Vangelo degli Esseni. In questo testo la Madre è presente in tutte le pagine. Ecco. Ti leggo un verso:
«Vostra Madre è in voi e voi siete in essa.
Lei vi ha partorito e vi ha dato la vita.»
Tieni! Prendilo. Leggilo e poi mi dirai cosa pensi di questo apocrifo!»
Micaela prese il libro tra le mani e ne sfogliò alcune pagine.
«Questo volumetto è la traduzione di un testo aramaico, datato III sec. d.C. Venne scoperto nei primi anni trenta del secolo scorso e tradotto per la prima volta da Edmond Bordeaux Szekely, che lo pubblicò in una edizione del 1982. Ecco, questo volume porta la data del prima edizione italiana. È un testo molto raro e assolutamente introvabile. Mi raccomando fa attenzione e tienilo con cura. Credo che sia uno degli ultimi in circolazione.»
Avevo stuzzicato la sua curiosità. Lesse alcune pagine divorando le parole una dopo l'altra. Poi mi guardò con gli occhi colmi di pianto e lesse ad alta voce alcuni versi:
«Pregate ogni giorno il vostro Padre Celeste e la vostra Madre Terra perché la vostra anima diventi perfetta. [...]
Come perfetto è lo spirito del vostro Padre Celeste e che il vostro corpo divenga perfetto come perfetto è il corpo della vostra Madre Terra.
Perché se voi comprendete, sentite e mettete in atto i comandamenti, allora tutto ciò per cui voi pregate il vostro Padre Celeste e la vostra Madre Terra vi sarà dato.
Perché la conoscenza, l'amore e la potenza di Dio sono al di sopra di ogni cosa.
Pregate così il vostra Padre Celeste:
"Padre Nostro che sei in cielo,
santificato sia il tuo nome.
Venga il tuo regno.
La volonta tua sia fatta
in terra come in cielo.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano.
Perdona i nostri debiti
come noi li perdoniamo ai nostri debitori.
E non indurci in tentazione,
ma liberaci dal male.
Perché tuo è il regno,
la potenza e la gloria, per sempre. Amen."
E pregate così la vostra Madre Terra:
"Madre Nostra che sei sulla terra,
santificato sia il tuo nome
venga il tuo regno
e sia fatta la tua volontà in noi, come in te.
E come tu mandi i tuoi angeli ogni giorno,
mandali anche a noi.
Perdona i nostri peccati
come noi espiamo i nostri peccati contro di te.
E non permettere che noi diventiamo preda dalla malattia,
ma liberaci dal male,
perché tua è la terra, il corpo e la salute. Amen".»
Mi commossi nel vederla piangere.
«È stupendo!» esclamò lei tentando di rimanere controllata
«Fa' un piacere al tuo cuore.» le dissi posando le mie mani sulle sue
«Leggilo tutto. Ne ricaverai un grande insegnamento. Questo è uno dei tanti vangeli nascosti che la gente non conosce. E non puoi neppure immaginare quanti ce ne sono. Ora leggi questo. Poi ti darò la possibilità di leggerne altri. C'è una biblioteca immensa in questa piccolissima stanza.»
Micaela infilò il libro nella borsa e mi disse:
«Vi ringrazio. Se mi permettete, vorrei fare una copia del libro prima di restituirvelo.»
«Certamente mia cara!» le risposi sorridendole
«Ho studiato molto negli ultimi mesi e ho trovato tanto di quel materiale su come la Chiesa abbia fatto di tutto per cancellare il culto della Dea Madre. Sono state distrutte statue, sfigurati quadri e immagini rappresentanti la Dea, la Grande Madre. Il culto della Dea Madre fu pian piano sostituito con l'idea della Vergine Maria, madre dell'Unigenito Figlio di Dio, considerandola alla stessa stregua dell'Eterno Femminino, senza comprenderne affatto il significato originario. Si arrivò addirittura a considerare Maria, la Nostra Signora, Madre di Dio, relegando il Cristo in secondo piano dietro a Sua Madre, ma nessuno è stato mai in grado di comprendere il significato genuino del culto della Dea Madre!» continuò Micaela con una insolita dolcezza negli occhi
«Sei così convinta di quello che dici?» le chiesi cercando di stuzzicare ancor più la sua curiosità
«Voglio leggerti un omelia di San Bernardo di Chiaravalle.»
Aprii il cassetto della scrivania e tirai fuori il libricino che usavo per la meditazione.
«Ascolta cosa dice quest'uomo in una sua preghiera:
"O Vergine, fianco slanciato, fino a quale altezza tu innalzi il tuo capo? Fino a colui che siede su un trono?"
e ancora
"O pianta veramente celeste,
più preziosa e più santa di tutte le altre,
O vero albero di vita,
che solo è stato degno di portare
il frutto della salvezza."
«Dimmi. Cosa ti fa pensare questa preghiera? A chi si riferisce, secondo te?»
Micaela rimase in silenzio per un istante. Poi rispose.
«La Vergine, il serpente kundalinico che sale! Conosco bene Bernardo di Chiaravalle! Mia nonna mi raccontava spesso la sua storia. Viene considerato il fondatore dell'ordine dei Templari insieme con altri nove cavalieri. Si narra che i Templari custodissero molti tesori, in particolare il Santo Graal, il tesoro più grande! Il Santo Graal è la coppa divina, il sacro potere che dona la vita eterna!» mi disse lei con fermezza e guardandomi negli occhi.
Deglutii con fatica. Nel suo sguardo apparve una luce che mi spiazzò completamente e mi costrinse a poggiare il corpo sullo schienale della sedia.
«Per secoli è stato nascosto al mondo il vero significato della parola Santo Graal.» proseguì lei
«Conosci qualche opera di quest'uomo?» azzardai a chiederle.
«Mio padre e mia nonna mi raccontavano spesso la storia di quest'uomo. A volte avevo l'impressione che mi stessero raccontando una favola. Poi col passare degli anni, mi resi conto che quelle loro storie avevano un fondamento. Mia nonna mi diceva che quando sarei diventata grande avrei saputo tutto quello che c'era da sapere. Credo non abbia fatto in tempo a raccontarmi tutto.» disse lei diventando triste
Le lacrime le rigarono nuovamente il volto. Quanto dolore in quel piccolo cuore. Quanta sofferenza aveva provato. Come potevo aiutarla a curare quelle ferite ancora sanguinanti? Aveva perso la madre al momento della nascita ed era cresciuta col padre e la nonna paterna. Tutte le carezze e gli abbracci del mondo non sarebbero bastati in quel momento a lenire quella sua sofferenza. Le feci un largo sorriso e tentai di proseguire.
«Nei suoi scritti San Bernardo di Chiaravalle amava contemplare la Madonna, sapendo esattamente cosa essa rappresentasse. Quando Bernardo dice: "O Vergine, … fino a quale altezza tu innalzi il tuo capo", si riferisce alla kundalini che si risveglia e si innalza lungo la colonna vertebrale, l'Albero della Vita. Hai detto bene! Maria la Vergine, non è altro che la rappresentazione della kundalini e questa verità, San Bernardo di Chiaravalle, la conosceva molto bene.
La Vergine Maria, è kundalini. Il Santo Graal, è kundalini. Miryae lo sapeva. Yeshua lo sapeva. L'insegnamento di Miryae e Yeshua fu proprio questo: mediante l'innalzamento di kundalini, si vive la realizzazione divina del Sé.
Quando si dice che Gesù nacque per mezzo della Vergine Maria, si afferma, che nacque da una donna che nel suo atto d'amore con il proprio compagno, aveva innalzato la kundalini sino al sahasrara, cioè alla sommità del capo! Non sappiamo il motivo per cui i templari venerassero la Santa Madre kundalini. Si pensa che nel periodo in cui vissero in Terra Santa, vennero a contatto con saggi, sufi o rishi che li abbiano iniziati a qualche tecnica yoghica. Quel che sappiamo è che conoscevano molto bene il concetto di kundalini e il metodo per risvegliarla.»
D'un tratto si alzò e si diresse verso la scrivania, prese un foglio e scrisse qualcosa.
Padre: Energia primordiale maschile
Madre: Energia primordiale femminile
Spirito Santo: Maria Vergine
Figlio: Incarnazione dell'energia primordiale
«Maria, come Iside, Giunone, Demetra, Cerere, Maya e tutte le altre non rappresentano altro che la Madre Cosmica, la kundalini, dalla quale nasce l'uomo.
Il serpente che sale lungo la colonna vertebrale non è altro che la Maria Madre, lo Spirito Santo, la Concezione Immacolata. Maria Miryae, come Salambò, Ishtar, Astarte, Afrodite rappresenta il ponte, la saggezza che fa risvegliare kundalini, la potenza divina, la donna sapiente, la Sophia, la Maria Compagna. Gesù, rappresenta l'Uomo cosmico, che nasce per mezzo dello Spirito Santo, della Vergine Maria, della kundalini. La Vergine genera l'universo e, una volta che lo ha generato, ritorna ad essere quello che era prima.
Per generare il mondo la Vergine, cioè la divinità energetica passa dal non manifesto al manifesto, senza mai perdere la sua potenzialità originale. Genera quindi un essere visibile e subito dopo rientra nel suo status originale che è quello della immutabilità, della verginità. Il simbolismo racchiude il principio di metafisica di cui mi ha parlato Yeshua: l'energia primordiale si materializza nell'universo, attraverso una energia condensata.
L'errore di pensare che la verginità fosse accostata alla Madonna come verginità in senso fisiologico, nasce dalla totale incapacità dei primi predicatori cristiani di interpretare il simbolismo sacro, perché non avevano appreso l'originario insegnamento di Yeshua, non lo avevano conosciuto e non erano in grado di interpretarlo nel giusto modo.
Se avessero appreso il vero insegnamento di Yeshua e Miryae i primi cristiani avrebbero capito che la verginità non era una realtà storica, ma una forma simbolica che serviva a spiegare la creazione del mondo. Padre, conosce altri scrittori e mistici della storia che scrissero opere di questo genere?» mi chiese come se si fosse risvegliata da un sonno letargico.
«Certamente. Ce ne sono a centinaia! Ci sono state molte donne mistiche e di molte confessioni religiose. Nella storia della Chiesa ci sono molte donne che si sono opposte alla decisione secondo cui la donna non poteva imparare a leggere e scrivere. Alcune di queste donne, purtroppo hanno perso la vita per mano della stessa Chiesa, ma è rimasto a noi qualcosa dei loro scritti e delle loro rivelazioni. Si pensa che queste fossero le ultime persone che ancora conoscevano l'insegnamento originario di Yeshua e Miryae. Questa storia ti piacerà.» le dissi cercando nella libreria.
«È la storia di Santa Hildegarde da Bingen. Il suo culto è ancora oggi vivo in Germania. Nacque a Bermersheim nel 1089 da una famiglia molto ricca e dedicò tutta la sua vita alla più alta spiritualità.

Hildegarde fu una visionaria per l'epoca in cui visse, fu una mistica, una donna che visse contro corrente. Nella sua visione della creazione, l'uomo, cioè il principio maschile, rappresentava Dio, mentre la donna, ossia il principio femminile, personificava l'umanità di Gesù Cristo. Ecco cosa scrisse:
"Sono io l'energia suprema, l'energia ignea.
Sono io che ho infiammato ogni scintilla di vita.
Tutto quello che nasce da me è immortale.
Decido di ogni realtà."
Solo in seguito la Chiesa ha ridato vigore alle parole di questa santa. Oggi la considera Dottore della Chiesa universale, ma prima venne fortemente ostacolata per le sue opinioni particolarmente innovative per l'epoca in cui visse.
Poi c'è Teresa d'Avila! Viene ancora oggi considerata la Santa dell'Estasi, perché raccontava nei suoi scritti di un vero e proprio rapporto fisico con l'amore di Dio e con lo Spirito Santo. Ecco un passo di una sua preghiera:
"O Spirito Santo,
sei tu che unisci la mia anima a Dio:
muovila con ardenti desideri
e accendila con il fuoco del tuo amore.
Quando sei buono con me, o Spirito Santo di Dio:
sii per sempre lodato e benedetto
per il grande amore che affondi su di me!"

Micaela mi sorrise e fece un cenno con la testa come per dirmi che aveva compreso quelle parole. Si avvicinò a me, mi diede un bacio sulla guancia e si dileguò velocemente dalla mia stanza. Rimasi solo, con il computer acceso e i libri aperti sulla scrivania.
Guardai la sedia vuota, posai gli occhiali da vista su un libro aperto a
metà e rimasi impalato a guardare diritto davanti a me. Era scappata via senza
dirmi neanche una parola.
