Capitolo 3 - Oltre la metafisica
"La Scienza senza la Religione è zoppa.
La Religione senza la Scienza è cieca."
"Ci sono due modi di vivere la vita.
Uno è pensare che niente è un miracolo.
L'altro è pensare che ogni cosa è un miracolo."
(Albert Einstein)
Fuori iniziava a far freddo. Quel giorno decisi di rimanere sola nella cappellina e di non parlare assolutamente con nessuno. L'incontro con quel ragazzo apparso dal nulla mi aveva fatto cadere in uno stato di trance quasi assurdo.
«Possibile che il profondo desiderio di dare una risposta a tutte le mie domande, mi avesse provocato quella situazione così surreale?» pensai
Razionalmente parlando non riuscivo a dare un senso a quello che era accaduto. Quella straordinaria esperienza, tuttavia, mi aveva costretta a un lungo periodo di silenzio e solitudine. Iniziai a pormi domande che prima non mi avevano neppure sfiorato la mente.
«Chi è l'artefice dell'universo? Che senso ha la mia vita? Perché sono qui? Perché vivo?»
La mia mente aveva iniziato a fare strani ragionamenti che, purtroppo, non mi portavano da nessuna parte. Cercavo spesso di rimanere sola, nella cappellina della Chiesa, a cercare di pregare qualcosa che somigliasse a una preghiera.
In quei giorni di completo silenzio ancora non comprendevo che il sostegno di Don Mattia sarebbe stato determinante. Lo vidi entrare nella cappella e dopo essersi inginocchiato davanti all'altare, si sedette accanto a me.
«Come va?» chiese lui
«Più o meno!» risposi io
«Più più o meno meno?» chiese di nuovo lui.
«Mi sento confusa! Non so cosa devo fare. Non so cosa pensare. Non so cosa mi sta accadendo! So soltanto che da quel giorno mi sento diversa. Come se, io stessi cambiando dentro!»
Don Mattia mi sorrise, come se avesse capito quello che stavo cercando di dire.
«Vieni con me! Voglio farti vedere una cosa!» mi disse lui all'improvviso.
Entrammo nel suo studio. Aprì un'anta dell'armadio e i miei occhi s'illuminarono. In un lato dell'armadio aveva ingegnosamente costruito una lunga serie di scaffali e su ogni scaffale erano riposti libri, centinaia di libri.
«Questa è la mia piccola biblioteca. Qui troverai libri di ogni genere dalle "Confessioni" di Agostino a "La Dottrina Segreta" della Blavatsky. Tieni!» disse lui porgendomi un libro dalla copertina rossa.
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La Dottrina Segreta Vol. 1 Cosmogenesi. L'Evoluzione del Simbolismo Universale Helena Petrovna Blavatsky Compralo su il Giardino dei Libri |
«Voglio che tu inizi a leggere questo volume! È il primo di una lunga serie di testi scritti da una donna dalla straordinaria intelligenza e saggezza, che ha vissuto più o meno, la nostra esperienza. Si chiama Helena Petrovna Blavatsky, vissuta tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Dopo anni di studio fondò il Movimento Teosofico Moderno, una scuola dove insegnò concetti che fino ad allora nessuno conosceva o non aveva il coraggio di diffondere. All'inizio potrai pensare che il libro confonde le idee, ma solo al termine della lettura ti renderai conto che questo volume ti avrà dato la risposta ad una lunga serie di domande!»

Lo guardai stupita e sorpresa.
«Io voglio soltanto sapere cosa mi è accaduto e perché mi sento così confusa e piena di dubbi!»
«Leggi questo libro! Questo volume, a differenza di quello che possa sembrare, non è una serie interminabile di teorie vaghe e senza senso, ma contiene la risposta a tante di quelle domande che tu neppure puoi immaginare.»
«Va bene!» risposi ingenuamente
Aprii il volume a caso e l'occhio mi andò su una frase: «la DOTTRINA SEGRETA NON É UN TRATTATO O UNA SERIE DI TEORIE VAGHE, MA É L'ESPOSIZIONE DI TUTTO CIÒ CHE PUÒ ESSERE DATO AL MONDO IN QUESTO SECOLO.»
Subito mi colpì il fatto che quella frase fosse molto simile alle parole dette da Don Mattia. Presi il volume tra le mani, tornai a sedermi su una panca della cappellina e aprii il libro di nuovo a caso.
«IL PADRE E LA MADRE SONO I PRINCIPI MASCHILE E FEMMINILE NELLA RADICE-NATURA, I POLI OPPOSTI CHE SI MANIFESTANO IN TUTTE LE COSE, IN OGNI PIANTO DEL COSMO – SOTTO UN ASPETTO MENO ALLEGORICO, O SPIRITO E SOSTANZA, LA CUI RISULTANTE È L'UNIVERSO, IL FIGLIO».
Ancora non comprendevo il motivo per cui Don Mattia mi avesse dato quel libro, ma ero alquanto curiosa di leggerne tutto il contenuto. Lo aprii alla prima pagina per iniziarne la lettura quando all'improvviso ebbi una strana sensazione nel cuore. Avevo l'impressione che qualcuno mi stesse massaggiando il petto.
«Don Mattia ti vuole molto bene! Si è affezionato a te!» disse una voce
Mi voltai di scatto e vidi che quel ragazzo era apparso ancora una volta dal nulla. Lo guardai senza dire alcuna parola.
«Ciao Miryae, come stai?»
«Io non mi chiamo Miryae e questo lo sai. Perché continui a chiamarmi con questo nome?»
«Ora non riesci a comprenderne il motivo, ma presto ti sarà tutto molto chiaro! Per adesso ti chiedo soltanto di continuare a credere in me. Sappi soltanto che in te c'è una piccola e flebile luce che sta brillando nel buio!» rispose lui
«Io non comprendo perché mi sta accadendo tutto questo, veramente, non lo comprendo! Ti prego, dimmi chi sei e dimmi perché sei qui!» gli chiesi
«Ci sono molti misteri nella vita e il mistero più grande è proprio quello della vita stessa. Ora ti chiedo di affrontare questo mistero con grande serenità. Stai vivendo un momento particolare, il momento in cui si mette tutto in discussione e io sono felice di questo cambiamento, perché significa che stai affrontando te stessa e tutte le tue paure. Il giorno in cui mi chiedesti di "scendere dal piedistallo" mi hai semplicemente chiesto di essere uguale a te e io ho voluto accettare la tua richiesta.»
«Ti chiedo scusa! Io voglio soltanto sapere chi sono e da dove provengo. Voglio soltanto sapere cosa devo fare della mia vita, comprendere il motivo per cui devo vivere qui e sapere se veramente esiste un Dio.»
«Ascoltami attentamente! - proseguì lui - Non troverai le risposte nei libri che leggerai, perché le risposte alle tue domande sono prima di tutto nel tuo cuore. Ora voglio che tu dimentichi tutto ciò che ti è stato insegnato su Dio e la religione, e che comprenda che io non sono qui per importi un dogma o per convincerti di qualcosa che non riesci a capire. Al contrario, desidero che tu stessa ti ponga nella condizione di ascoltare, di fare esperienza del tuo Se e di esprimere tutto il tuo essere.»
«Però ancora non hai risposto alla mia domanda! Tu chi sei?» chiesi io con insistenza
«Prendi la Bibbia che è sul bancone, ti prego!» disse lui
Presi il libro della Bibbia e glielo porsi. Lui lo aprì sapendo esattamente cosa cercare e lesse un versetto.
«Chi dite che io sia?»
Il silenzio invadeva la cappellina, illuminata dai raggi di sole che entravano dalle vetrate colorate. Io non sapevo cosa rispondere. Rimasi immobile davanti a lui senza dire nulla. Avevo una strana sensazione in tutto il corpo. Lui era lì, seduto accanto a me, con il libro della Bibbia sulle gambe e mi osservava, silenziosamente, come se attendesse una mia risposta. Invece, gli feci un'altra domanda.
«Tu sei veramente Gesù il Cristo?»
«La Bibbia racconta che un tempo visse un uomo, un profeta, che venne chiamato Gesù il Cristo, che fu crocifisso e che morì e resuscitò il terzo giorno. Il Corano, il libro dei musulmani racconta che visse un uomo, un profeta, che venne chiamato Gesù, che fu crocifisso, ma che non morì sulla croce e continuò a predicare per molti anni ancora dopo essere sopravvissuto alla crocifissione. Molti testi tibetani e buddhisti parlano di Isa il bianco, di un uomo che, partendo dalle terre della Palestina, andò a vivere nel nord dell'India e nella valle del Kashmir. Dove sta la verità? Tu lo sai?» mi chiese lui guardandomi negli occhi.
«Se entri in una libreria o in una biblioteca puoi trovare centinaia di libri che parlano di un uomo vissuto circa 2000 anni fa, che fu crocifisso o no, che morì o no sulla croce e che risuscitò o no dopo tre giorni. Troverai anche molti libri di autori che ritengono che Gesù non è mai esistito. Sono state fatte molte ricerche, molti studi e molte dissertazioni, sulla nascita e la vita di un uomo il cui nome è Gesù il Cristo. Queste lunghe e appassionate ricerche sono arrivate ad una conclusione certa? Dimmi, secondo te, tutte le discussioni sulla vera esistenza di un uomo conosciuto con il nome di Gesù il Cristo, sono forse arrivate a una conclusione certa?»
In quelle sue parole c'era qualcosa che mi mise in profonda crisi.
«Tu non stai rispondendo alla mia domanda! Al contrario...»
«Al contrario – proseguì lui interrompendomi dolcemente – ti sto semplicemente dicendo che puoi scegliere di credere che sia esistito veramente un Gesù detto il Cristo, l'Unigenito Figlio di Dio, nato da una Vergine di nome Maria, oppure di credere in me come un uomo, vivo e vero, davanti a te, che ti sta parlando, che ti sta toccando e che ha scelto di aiutarti nella tua ricerca spirituale.»
Lo guardai con timore misto a riverenza. Non sapevo chi fosse, ma quelle sue parole mi diedero la forza di continuare a parlare.
«Io non voglio null'altro che conoscere chi sono e cosa sono venuta a fare. Come tu sei un uomo, io sono una donna. Lo sono ora, in questo momento e con questo corpo!» ribattei io fissandolo negli occhi
«Nelle tue parole c'è una grande verità. Tu sei una donna, ora, in questo istante. E il tuo compito, in questo momento, in questa vita, su questa pianeta, è proprio quello di conoscere veramente chi sei e sapere cosa sei venuta a fare. Io ti aiuterò in questo. Ora cerca di ascoltare il tuo cuore e la tua anima, perché ti stanno parlando. E ricorda! Che io mi chiami Yeshua, Gesù, Ishuar, Yahushua, Isa o con altro nome, questo non importa. Importa soltanto che ora sono accanto a te e ti aiuterò, ti sosterrò sempre in tutto quello che farai.»
Chiusi gli occhi per un istante e mi permisi di fare un'altra domanda.
«Mi stai forse dicendo che tu non sei Gesù il Cristo?»
Ci fu un attimo di silenzio, come se lui stesse cercando le parole adatte per farmi comprendere un concetto per me completamente nuovo.
«Un tempo visse un uomo che tutti conoscono con il nome di Gesù perché gli umani stessi hanno voluto dargli questo nome. Accanto a lui vivevano altre persone, viveva sua madre che hanno deciso di chiamare Maria, senza tuttavia conoscere il significato del suo nome, viveva un uomo che hanno voluto chiamare Giuseppe, senza sapere cosa significa il nome Giuseppe e quale fosse realmente il suo ruolo, vivevano fratelli e sorelle e viveva una donna che gli uomini hanno deciso di chiamare Maria Maddalena ma della quale non conoscono il vero nome né le sue origini.»
Ci fu un altro momento di silenzio. Poi proseguì.
«Io ti sto dicendo, che un tempo visse un uomo, nato e cresciuto in una famiglia, che volle conoscere la sua origine e il suo compito su questa terra. Ora, il mio compito, è quello di aiutarti a conoscere la tua origine e il tuo ruolo in questa vita!»
«Io sono venuto nel mondo per spiegare che Dio è dentro di noi. Non si trattava e non si tratta di un'affermazione infantile, ma di una semplice identificazione personale. Dio non è esterno a noi, non è un'immagine su un quadro, non è un oggetto su un tavolo, non è un'entità o un elemento, non è qualcosa di staccato o di diverso da te. Dio è uno stato coscienziale. Devi iniziare a concepire Dio come una vibrazione, uno status non-mentale!»
«Uno status non-mentale? Cosa intendi dire?» chiesi nuovamente
«Esistono nel mondo molti saggi, ricercatori spirituali, rishi e guru di ogni confessione religiosa. Alcuni di questi grandi mistici identificano Dio come la Coscienza Suprema. Voglio spiegarti il concetto con parole più semplici. Immagina di camminare per una strada. Mentre cammini senti il vento che ti sposta i capelli. Ecco! Il vento è la vibrazione, il movimento dell'energia, espresso nelle sue tre diverse manifestazioni: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Il Padre, quale Creatore e Distruttore, il Figlio, ordinatore e regolatore, e Spirito Santo, colei che genera la vita. Queste tre diverse manifestazioni si esprimono in uno stato coscienza unico e supremo, la Coscienza Suprema!»
«Quindi Dio non sarebbe altro che Coscienza Vibratoria?» chiesi ancora una volta cercando di comprendere meglio il concetto
«Prendiamo nuovamente la Bibbia, è il testo che conosci meglio. Nel Vangelo di Giovanni si dice: "IN PRINCIPIO ERA IL VERBO, IL VERBO ERA PRESSO DIO, IL VERBO ERA DIO!"
Il Verbo non è altro che la Coscienza Suprema, la più alta vibrazione. Quando il Verbo si manifesta, si ha una riduzione della vibrazione, dello stato vibratorio e si crea la cosiddetta materia, che non è altro che la stessa sostanza del Verbo. È chiaro?»
«Se ho capito bene il concetto, Dio è il Verbo, la Coscienza Suprema. Tu però mi stai anche dicendo che Dio ha creato il mondo, cioè la materia, attraverso una riduzione dello stato vibratorio?»
«Proprio così! Ma si tratta comunque di vibrazione. Devi pensare alla vita come ad uno stato vibratorio che si modifica. Quando la vibrazione si altera, aumentando o diminuendo, si ha un cambiamento della vibrazione stessa.»
«Vediamo se ho capito. Dio non è altro che una forza vibratoria che sta dormendo e che si sveglia da un lungo sonno, creando il mondo con le sue forme ed i suoi colori, gli animali, la vita cellulare e tutto il resto.» affermai
«Brava. In sostanza il concetto si può esprimere in questo modo: all'inizio Dio è immobile e in silenzio. Sta dormendo. Poi si sveglia e inizia a vibrare, cioè a pensare e crea lo spazio e il tempo. E poi li riempie di suoni e colori, in tutte le sue forme.» ribatté lui
In quel momento mi venne alla mente un'idea strana.
«Se io riesco a vederti è perché tu hai abbassato le tue vibrazioni, oppure sono io ad avere alzato le mie?»
«Entrambi stiamo facendo uno sforzo. Attraverso la meditazione e la preghiera, tu riesci ad aumentare il tuo stato vibratorio e io a diminuire il mio. In questo modo noi riusciamo a parlare, a vederci e persino toccarci. La vibrazione, non è altro che il movimento dell'energia.»
«Come è possibile? Come può succedere tutto questo?»
«Noi siamo fatti di energia che vibra, che si muove e che si modifica continuamente. È una questione di vibrazione! Sai molti la chiamano vibrazione quantica! Alcuni ricercatori stanno cercando di approfondire quest'argomento di studio che hanno deciso di chiamare fisica quantistica. Sono ancora all'inizio di questa ricerca ma stanno facendo passi da giganti e presto saranno in grado di dimostrare quello che io ho detto e spiegato migliaia di volte, cioè che i nostri corpi possono vibrare a ritmi diversi. È una questione di vibrazione!» proseguì lui
«In questo momento tu sei in grado vedermi, percepirmi e addirittura toccarmi perché la tua vibrazione è elevata anche se non riesci a vederla. È come il concetto del suono. Anche se non lo senti, non è detto che non ci sia. Ci sono molti animali che sentono suoni molto acuti che l'orecchio dell'uomo non può udire. Allo stesso modo, ci sono persone che non riescono a vedermi perché la loro vibrazione è troppo bassa. Tu riesci a farlo perché il tuo corpo, in questo istante sta vibrando al mio stesso ritmo. Devi anche comprendere che la vibrazione non è altro che il movimento di neutroni, protoni ed elettroni. Sono questi che muovono il mondo, lo costruiscono, lo tengono in vita.»
Yeshua stava esponendo un concetto molto semplice e bellissimo della creazione e dell'origine della vita. Io, tuttavia, ebbi lo strano impulso di piangere e di ridere nello stesso tempo.
«Adesso, ti prego. Fammi comprendere un altro concetto. Tu sei vissuto su questo pianeta centinaia di anni fa ed io ti vedo, davanti a me come un uomo in carne e ossa. Come faccio a capire se questo non è il frutto di un'illusione che io ho costruito nella mia mente? Come faccio a comprendere che non sto provocando una visione mentale, un'allucinazione?»
«Vuoi sapere se mi stai vedendo veramente e che non sono un sogno?»
«Sì! Voglio avere la certezza che non sto sognando!»
«Va bene! Ti do una prova inconfutabile della mia presenza in questa stanza e del fatto che non stai sognando e che non stai impazzendo. Quando tornerai a casa, metti la mano nel cassetto del comò che sta nella stanza da letto. Nascosta sotto le lenzuola troverai una scatolina verde. All'interno della scatolina è riposto un anello a forma di serpente. Sopra la testa del serpente è incastonato un piccolo rubino. Quest'anello è stato custodito da tua nonna per tanto tempo e ora voglio che tu lo prenda e lo metta al dito. Ogni volta che sorgerà in te anche il minimo dubbio, guarda l'anello che hai al dito.»

Iniziai nuovamente a piangere e singhiozzare. Non sapevo se credere a quello che mi stava accadendo.
«Ricorda queste mie parole. Ci sarà sempre qualcuno che ti dirà. "Questo non è possibile. Questo è scientificamente improbabile." Ma io ti chiedo di tenere bene in mente queste mie parole. La religione e la scienza vibrano sullo stesso livello mediante la spiritualità.
Devi comprendere, per quanto possa essere difficile da accettare, che l'universo palpabile e impalpabile, non vive all'esterno, ma è dentro di te e tu ne fai parte. Non c'è assolutamente nulla che tu non possa comprendere. È solo la tua mente che ti fa credere di vedere o non vedere qualcosa. E sei tu stessa a creare, dentro di te, la tua realtà, il tuo essere e il tuo esistere. Conosci il concetto di metafisica?» mi chiese lui
«Letteralmente significa ciò che è oltre la fisica!» risposi
«Esatto! Ora ti svelerò una verità che molti religiosi, di qualunque confessione, ritengono alquanto blasfema. Oltre la metafisica c'è Dio. La metafisica non è altro che una scienza razionale. Oltre la scienza razionale c'è Dio. Dio non è altro che vibrazione, ciò che il cristianesimo chiama "sostanza". Quindi Dio è la sua stessa creazione, è la forza che sta alla base della creazione. Non ti parlerò di miracoli, né ti dirò che tutto è vero. La verità è dentro di te e solo tu puoi conoscerla e considerarla valida. Ora chiudi gli occhi, ascolta il suono del silenzio, ne rimarrai stupita!»
Chiusi gli occhi come mi aveva chiesto. Feci un lungo respiro e mi concentrai sul ritmo del battito del cuore. Improvvisamente sentii uno strano formicolio intorno alla testa, alla gola e al torace. Man mano che il formicolio aumentava iniziai a sentire un suono dentro di me, simile al rumore di una grande cascata. Qualche istante dopo il suono sembrava provenire da ogni parte, dentro e fuori di me.
«Questo è il suono cosmico di Dio, la vibrazione pura! - disse lui - Goditi questo momento, piccola Miryae!»
Rimasi immobile con gli occhi chiusi in uno stato magico. Quel suono dentro di me, iniziò a mutare. Divenne dapprima il ronzio di un'ape, poi il suono di un flauto, infine quello di un'arpa. Quando aprii gli occhi vidi che ero sola nella cappellina.
Mi alzai lentamente dalla panca di legno, chiusi la porta alle mie spalle e me ne tornai a casa.
Andai nella stanza da letto e frugai sotto le lenzuola nel cassetto del comò. L'odore forte della naftalina stava invadendo la stanza. Frugai ancora ma non trovai nulla. Ero delusa, quasi sconfortata. Mi ero forse illusa che quel sogno potesse essere vero? Cercai ancora una volta, nella speranza di riuscire a trovare qualcosa. In fondo al cassetto, dentro una pila di asciugamani sentii al tatto qualcosa di più solido. Sembrava un contenitore. Aprii la pila di asciugamani e all'interno trovai una scatolina di colore verde. La sollevai. Dentro di essa c'era un piccolo anello a forma di serpente e sopra la piccola testa vi era incastonato un minuscolo rubino. Alla vista dell'anello iniziai a piangere come una bambina che aveva ricevuto in dono il gioiello più prezioso del mondo. In quell'istante mi resi conto che non stavo sognando.
Che si chiamasse Gesù o con altro nome, quel ragazzo era vero, concreto, palpabile. Presi l'anello, lo misi al dito medio della mano destra e lo osservai per un istante. Il serpente faceva tre giri e mezzo intorno al dito ed era di una bellezza straordinaria.
Ora avevo la prova che non ero folle.
Ancora entusiasta e stordita andai nella cucina e mi preparai una tazza di thè. Mi sedetti sul divano del soggiorno, sorseggiando l'infuso. Osservai l'anello e tirai un lungo respiro. Posai la tazza sul tavolino davanti a me, mi sdraiai sul divano e mi addormentai serenamente.