Che cos'è il Kriya Yoga e come apprenderlo

13.01.2025

Il Kriya Yoga è la scienza dell'alchimia nello yoga. Esso risveglia e ravviva il respiro del potere creativo che è in noi. 

Lo scopo principale del Kriya Yoga è quello di permeare tutte le dimensioni dell'essere dentro di noi con la coscienza del risveglio e di portare il nostro corpo e la nostra mente, il nostro cuore e la nostra volontà in perfetta armonia con la realtà divina e con noi stessi.

Il Kriya Yoga di Babaji include una serie di 144 tecniche Kriya che possono essere suddivise in cinque rami, che sono legati ai principali percorsi tradizionali dello yoga.


Kriya Hatha Yoga: composto dalle "asana" o posture fisiche di rilassamento, i "bandha" o chiusure muscolari, e i "mudra" o gesti. La loro pratica aumenta la salute, la pace e la conapevolezza dei principali centri energetici, i "chakra". Babaji ha selezionato una serie di 18 posture particolarmente efficaci le quali sono insegnate gradualmente e due a due. Si ha cura del corpo fisico in quanto è il veicolo o tempio del Divino, e non per il corpo stesso.

Kriya Kundalini Pranayama: la tecnica del potenziale, è un potente esercizio di respirazione che serve a risvegliare l'energia latente e a farla circolare attraverso i 7 principali chakra dalla base della colonna vertebrale alla corona. Questo risveglia gli stati psicologici corrispondenti e ci trasforma in una dinamo su tutti i cinque piani dell'esistenza.

Kriya Dhyana Yoga: la meditazione o l'arte scientifica di ammaestrare la mente, permette di pulire il subconscio, di sviluppare la concentrazione, la chiarezza e la visione mentali, di risvegliare l'intuizione e le facoltà creative, e di portare allo stato senza respiro di comunicazione con Dio, il "samadhi".

Kriya Mantra Yoga: la ripetizione mentale di suoni sottili risveglia l'intuizione, l'intelletto ed i chakra. Il mantra sostituisce il chiacchiericcio mentale centrato su "Io" e permette di accumulare grandi quantità di energia. Il mantra pulisce anche le tendenze subconsce.

Kriya Bhakti Yoga: le pratiche devozionali e di servizio risvegliano il puro amore Divino universale e la gioia spirituale. Comprendono canti e cerimonie, pellegrinaggi e venerazione. Gradualmente tutte le proprie attività si impregnano di dolcezza poiché l' "Amato" è percepito in ogni cosa.

Abbiamo già detto che le tecniche specifiche del Kriya Yoga si apprendono tramite una persona che pratica giù il Kriya (il c.d. kriyaban) e tale apprendimento inizia con una iniziazione, una diksha. La parola diksha deriva dal verbo dīkś ("consacrare"), oppure dalla radice ("dare") più kṣi ("distruggere"). 

La dīkṣā ("iniziazione") è impartita da un guru, seguendo un preciso rituale che varia a seconda della tradizione e dell'iniziazione stessa. Spesso questo rituale prevede l'uso di mantra dedicati, e può avvenire in vari modi: facendo uso del tatto (sparśa dīkṣā); del pensiero (smaraṇa dīkṣā); dello sguardo (cakṣu dīkṣā).

Anche nel Kriya Yoga avviene, quindi, la diksha, una iniziazione che segna il passaggio da uno stadio a un altro, ritenuto spiritualmente superiore. 

Nella diksha è fondamentale è il ruolo del maestro spirituale, ovvero del guru. Fra il maestro e il discepolo (chela) : è il guru che decide quando il discepolo è pronto per un ulteriore passo, è il guru che conoscendo il discepolo sa come praticare la dīkṣā.