Il labirinto di luce
In un regno antico, in una città fatta di cristallo, viveva un vecchio saggio.
Era custode del Labirinto di Luce, un luogo misterioso dove i raggi del sole danzavano creando intricate trame di luce e ombra. Si diceva che chi riuscisse a trovare il centro del labirinto avrebbe trovato la risposta a tutte le sue domande.

Un giovane, curioso e inquieto, decise di avventurarsi nel labirinto. Si armò di coraggio e di una piccola lanterna, l'unica luce in grado di penetrare nella densa nebbia che avvolgeva il labirinto.
I corridoi di luce si moltiplicavano all'infinito, creando un'illusione di movimento. Il giovane si sentiva come una particella di polvere sospesa in un raggio di sole, trascinata dalla corrente. Ad ogni svolta, si trovava di fronte a nuove scelte, nuovi bivi.
Per giorni vagò nel labirinto, sempre alla ricerca del centro. Affamato e stanco, iniziò a dubitare di se stesso. Ma poi ricordò le parole del saggio: "Il centro del labirinto non è una destinazione, ma un viaggio interiore."
Continuò a camminare, sempre più lentamente, fino a quando si fermò al centro di una grande sala. Non c'era alcuna luce, solo un'oscurità profonda. Il giovane estinse la lanterna e si sedette. In quel silenzio assoluto, sentì una voce dentro di sé: "La luce non è fuori, ma dentro di te."
In quel momento, il giovane comprese. Il labirinto non era un luogo fisico, ma una rappresentazione della mente umana. I corridoi tortuosi erano i suoi pensieri, le sue paure, le sue speranze. E il centro era la sua anima, la sua vera essenza.
Quando riaprì gli occhi, la sala era piena di luce. Non era la luce del sole, ma una luce che proveniva da dentro di lui. E in quella luce, trovò la pace e la serenità che cercava.