La sorgente e la Dea

25.09.2024
Le antiche sacerdotesse della Luna erano dette "vergini". "Vergine" vuol dire "non sposata", che non appartiene a un uomo, una donna che era "una per se stessa". La parola originale ha una radice latina che significa forza, abilità, volontà e solo successivamente ebbe il suo corrispettivo per l'uomo: Isthar, Diana, Astarte, Isis erano chiamate vergini, ma questo non si riferiva ad una forma di castità ma all'indipendenza sessuale. E tutte le grandi, gli eroi appartenenti alle grandi culture del passato storico o mitologico, nacquero da una madre vergine: Marduk, Gilgamesh, Buddha, Osiris, Dionysus, Genghis Khan, Gesù, erano chiamati figli della Grande Madre, la Prima, e il loro immenso potere derivava da lei. Quando gli Ebrei utilizzarono questa parola, nell'originale Aramaico, aveva il significato di "vergine" o "giovane donna" senza connotazioni legate alla castità sessuale". Successivamente i traduttori Cristiani non poterono concepire che la "Vergine Maria" come una donna sessualmente indipendente e, inutile dirlo; diedero una connotazione alla parola relativa alla purezza, alla castità, al non essere mai stata toccata. Quando Giovanna d'Arco, con la sua congrega di streghe, veniva chiamata "la pulzella", "la Vergine", la parola conservava ancora qualcosa del suo senso pagano di donna forte ed indipendente. La Dea della Luna era venerata in riti orgiastici, essendo la divinità matriarcale delle donne che erano libere di avere tanti amanti quanti ne volessero. Le donne "donavano" se stesse alla Dea facendo l'amore con uno sconosciuto nel suo tempio. Monica Sjoo e Barbara Mor "The Great Cosmic Mother Rediscovering the Religion of the Earth"