5. La Vergine Kundalini

03.01.2025

"Svegliati Madre Kundalini,

Tu che per natura sei Beatitudine Eterna,

Beatitudine di Brahman.

O Tu che sei addormentata come un serpente nel muladhara,

Io sono addolorato, afflitto e angosciato

nel corpo e nella mente,

Benedicimi e lascia la tua dimora

nel loto che sta alla base.

O Sposa di Shiva, Signore e Causa dell'universo,

Prendi il tuo corso ascendente attraverso il canale centrale

Lasciandoti dietro svadhisthana, manipura,

anahata, vishuddha e ajna.

Unisciti a Shiva, tuo Dio e Signore.

Nel sahasrara, il loto dai mille petali, nel cervello.

Quivi gioca liberamente, o Madre,

dispensatrice di Beatitudine Suprema.

Madre che sei Esistenza, Conoscenza e Beatitudine Assoluta.

Svegliati, Madre Kundalini! Svegliati."

(Swami Sivananda)

Sola nella stanza da letto, seduta alla sedia della scrivania, leggevo uno dei libri che mi aveva prestato Don Mattia. Mi strofinai gli occhi con le mani ed ebbi un sussulto. Nonostante avessi gli occhi chiusi, riuscivo a vedere perfettamente la stanza. Mi alzai di scatto e aprii gli occhi.

«Cosa mi sta accadendo?» pensai spaventata.

Non avevo mai provato prima un'esperienza del genere. Cercai di mantenere la calma. Misi nuovamente le mani sugli occhi e vidi che un foro grande quanto una noce mi permetteva di vedere oltre l'aspetto fisico. Una luce biancastra iniziò a roteare su se stessa. All'improvviso mi sembrò di vedere la punta di un ago che diveniva sempre più grande, come fosse un occhio che mi stava guardando dentro. Sembrava l'occhio di un serpente.

Il movimento di rotazione sembrò aumentare e iniziò a scuotermi. Con uno scatto fulmineo, il serpente sembrò rizzarsi dentro di me e una corrente di una possente energia mi invase completamente e mi lasciò tramortita. Non sapevo cosa pensare. Avevo la spaventosa sensazione che l'occhio del serpente mi stesse osservando, mostrandomi la mia anima, il mio vero Sé. Era come se riuscissi a guardare me stessa, a guardarmi riflessa in uno specchio dentro di me. Tutto si fece chiaro. Stavo guardandomi dentro, attraverso l'occhio interiore. Subito mi venne alla mente un passo del Vangelo di Matteo:

"LA LANTERNA DEL TUO CORPO È L'OCCHIO; SE DUNQUE IL TUO OCCHIO È CHIARO, TUTTO IL TUO CORPO SARÀ NELLA LUCE; MA SE IL TUO OCCHIO È MALATO, TUTTO IL TUO CORPO SARÀ TENEBROSO."

D'un tratto apparve Yeshua che avevo visto qualche giorno prima. 

«Quello che tu hai percepito è kundalini, la forza latente nel tuo corpo!»

Le sue parole mi lasciarono attonita.

«Dimmi, ti prego! Parlami della kundalini.» chiesi io spaventata

«La kundalini è purezza assoluta, è l'espressione divina di verginità, è il fuoco purificatore che distrugge le impurità, è quella energia che i cristiani chiamano Spirito Santo. In verità, kundalini è la Vergine Maria, la Madre Maria!» rispose lui

«Cosa? Non ho capito bene? Che vuoi dire?»

«Devi ben comprendere questo concetto.» proseguì lui sorridendo.

«La kundalini è la forza motrice del mondo, è l'energia primordiale da cui tutto proviene. Secondo la teologia cristiana lo Spirito Santo, cioè la kundalini, genera la nascita spirituale senza l'intervento del Padre, senza la potenza del potere maschile! Kundalini, tuttavia, è l'essenza stessa della Donna, è il Serpente femminile.»

«Ehi, aspetta, ferma! Spiegati meglio!» lo interruppi.

«Hai ragione. Andiamo per passi! Nella tradizione cristiana il concetto di kundalini non esiste, perché è stato completamente sottomesso dal concetto di Spirito Santo. Ti ho detto che kundalini è essenza della donna, o meglio ancora è il serpente femminile. Questo ti lascia perplessa, vero?» chiese il giovane

«Certo che mi lascia perplessa. Nella Bibbia, al libro della Genesi, si racconta che il Serpente tentò Eva e che per colpa sua, Adamo ed Eva furono cacciati dal giardino dell'Eden!» ribattei io con enfasi

«Prendi la Bibbia!» chiese nuovamente lui

«Aprila al libro della Genesi, dove si parla della tentazione.» 

Presi la Bibbia tra le mani e cercai il versetto.

"MA IL SERPENTE DISSE ALLA DONNA:

«NON MORIRETE AFFATTO!

ANZI, DIO SA CHE QUANDO VOI NE MANGIASTE,

SI APRIREBBERO I VOSTRI OCCHI E DIVENTERESTE COME DIO,

CONOSCENDO IL BENE E IL MALE».

ALLORA LA DONNA VIDE CHE L'ALBERO ERA BUONO DA MANGIARE,

GRADITO AGLI OCCHI E DESIDERABILE PER ACQUISTARE SAGGEZZA;

PRESE DEL SUO FRUTTO E NE MANGIÒ,

POI NE DIEDE ANCHE AL MARITO, CHE ERA CON LEI,

E ANCH'EGLI NE MANGIÒ."

«Vedi! Il serpente ha tentato la donna!» esclamai io con convinzione

«Attenzione. Il serpente è soltanto un'allegoria per spiegare la potenza e la forza spirituale della donna. Eva era nel massimo della sua realizzazione divina, quando disse ad Adamo di mangiare simbolicamente la mela. Eva stava conoscendo se stessa, cioè stava vivendo la cosiddetta realizzazione del Sé, il più alto livello spirituale possibile cui deve giungere ogni essere umano.

Kundalini, cioè il serpente addormentato, si era risvegliato ed aveva fatto conoscere ad Eva il frutto dell'Albero della Vita, cioè la Realizzazione Divina della Vita Eterna.

Allora, euforica ed entusiasta per la sua scoperta, andò da Adamo e gli disse "Ho provato una sensazione unica e straordinaria, vorrei fartela conoscere, vorrei condividerla con te, affinché anche tu possa provare la gioia e la beatitudine che ho provato io, affinché anche tu possa realizzare il Dio dentro di te!"»

Guardai Yeshua ancor più perplessa. Non riuscivo a comprendere quelle parole.

«Chiudi gli occhi!» disse lui.

«Ora prova a fare esattamente quello che ti dico. Fa un lungo respiro e poi espira forte. Adesso immagina che il tuo respiro nasca alla base del coccige. Inspira immaginando che il respiro risalga lungo tutto la colonna vertebrale fino a fermarsi davanti al punto tra le sopracciglia, poi espira immaginando che il respiro discenda nuovamente dal punto tra le sopracciglia e ritorni alla base del coccige. Fa questo esercizio per sette volte. Sette inspirazioni e sette espirazioni.»

Feci esattamente quello che mi era stato chiesto e mi concentrai nell'esercizio. D'un tratto, mentre mantenevo la concentrazione ferma in quel punto tra le sopracciglia, ebbi la strana sensazione che una nube bianca avvolgesse il punto più basso della schiena. Sentii un secondo movimento, come se veramente un serpente stesse tentando di muoversi e subito dopo una forza, un'energia di una potenza indescrivibile, avvolse completamente il mio corpo. Di colpo ebbi la straordinaria sensazione di essere fuori dal corpo fisico. Dal soffitto della stanza riuscivo a vedere il mio corpo seduto. I colori sembravano diversi. Avevo l'impressione di essere in un sogno e che tutto ciò che mi circondava si muovesse in migliaia di direzioni diverse.

Vidi Yeshua prendermi la mano e accarezzarmi il capo. Sembrava avvolto in una luce fosforescente. Qualche istante dopo mi ritrovai bruscamente nel corpo fisico. Aprii gli occhi e lo guardai, mentre le lacrime scorrevano silenziosamente sul viso.

«Il serpente è la tua forza vitale e da questa forza vitale tu devi trovare nutrimento, il veicolo che ti permetterà di raggiungere il Sé! Ora voglio parlarti di un argomento che molti ignorano: la ghiandola pineale. Voglio che tu comprenda bene questo concetto. Immagina che una spirale, un'energia a forma spiralica, si innalzi dal coccige fino alla testa. Nello stesso tempo immagina che un'altra energia della stessa potenza nasca dalla testa e scenda fino al coccige. Sono due energie della stessa potenza e intensità, che si uniscono e si muovono come fossero due serpenti che si abbracciano. Nel momento in cui queste due energie si incontrano e ne formano una sola, si risveglia kundalini che va a toccare la ghiandola pineale.

Questa ghiandola conosciuta come occhio divino, è quella parte del corpo che viene risvegliata proprio durante la meditazione. È una piccola ghiandola endocrina che si trova nel tuo capo, posta al centro del cervello e ha la funzione di vitalizzare tutto il tuo corpo. È chiamata ghiandola pineale, perché ha la forma di una piccola pigna. L'attivazione di questa ghiandola donerà al tuo corpo degli straordinari benefici. Attraverso di essa potrai superare il confine del corpo e della mente, potrai espandere la tua coscienza oltre il limite dello spazio e del tempo e conoscere ogni cosa. Ora rimani in silenzio, perché nel tuo silenzio troverai molte risposte!»

 

Yeshua mi lasciò la mano, mi accarezzò il viso e rimase accanto a me in silenzio. Avevo l'impressione che nella stanza tutto fosse in continuo movimento. Le pareti sembravano oscillare, piccole luci di mille colori diversi parevano muoversi nell'aria. Chiusi ancora una volta gli occhi e provai ad ascoltare il rumore del silenzio. Rimasi in quella posizione per molto tempo, forse un'ora. Quando riaprii gli occhi vidi che Yeshua era ancora lì, accanto a me. Mi girai verso di lui.

«Parlami ancora della kundalini, ti prego!» gli chiesi

Lui fece un cenno di consenso con la testa e proseguì nella sua spiegazione.

«La kundalini è la forza primordiale, l'energia insita nel creato, che nasce e dorme nel nostro corpo. Arrotolata su se stessa nell'osso sacro per tre giri e mezzo, quando si risveglia dal suo sonno risale dalla base della colonna vertebrale fino alla sommità del capo, alla cosiddetta fontanella, conosciuta anche con il nome di Casa del Padre, oppure Domicilio di Dio. Questo fontanella costituisce il punto in cui l'universo e l'individuo si incontrano. Infatti, quando la kundalini sgorga alla fontanella mette il praticante nello stato di unione cosmica con il Sé universale, nella più alta realizzazione e beatitudine. La storia di kundalini è la storia degli déi indiani, degli esseri divini che vivevano dentro di noi. Essa racconta di come l'energia maschile e femminile nella nostra interiorità si fondono insieme e trascendano l'universo. Un tempo esisteva una sola coscienza che univa ogni cosa, la coscienza di Dio. Dentro questa coscienza vivevano due esseri, lo spazio ed il tempo. Lo spazio era rappresentato da Shiva, la suprema coscienza infinita. Il tempo era rappresentato da Shakti, la coscienza suprema eterna. Un giorno questi due esseri si separarono, creando una distinzione fra la materia e la coscienza dell'Universo e di tutte le creature, dagli animali all'essere umano.

Shakti risiede ancora dentro il corpo umano. Shiva risiede fuori del corpo umano. Shakti si trova nel chakra del muladhara, alla base del coccige. Shiva dimora nel Sahasrara, il settimo chakra, il chakra dell'universo. Quando Shiva e Shakti si riuniscono mediante il risveglio di kundalini si vive la totale e completa realizzazione divina, la liberazione dai confini del corpo fisico e l'anima viene liberata dalla ruota della vita che la costringe alla reincarnazione. È chiaro?» chiese lui fermandosi per un istante, dandomi il tempo di comprendere ed assimilare quei concetti a prima vista difficili.

«Che differenza c'è tra lo Spirito Santo e la kundalini? E soprattutto può essere una connessione tra il battesimo e l'ascesa della kundalini?» gli chiesi

«La kundalini è il veicolo che ci permette di raggiungere il Sé. Nella tradizione cristiana l'ascesa della kundalini è rappresentata da una fiamma sulla sommità del capo, il cosiddetto battesimo per mezzo dello Spirito Santo, rappresentato da una colomba. Quando la kundalini si risveglia e risale lungo la colonna vertebrale, pone in unione il principio maschile con il principio femminile.»

«Il Sada Shiva e l'Adi Shakti?» chiesi di nuovo.

 

«Esattamente. Quando la potenza primordiale di Shakti e di Shiva si incontrano e si ha l'unione mistica nello spirito, cioè il battesimo, la propria coscienza si immerge nel Sé, e si riconosce la potenza dello Spirito Santo, si vive la Realizzazione del sé che è la tappa più importante della vita di una persona, perché questa porta ad una nuova dimensione, alla realizzazione della natura divina dell'uomo!» rispose lui

«Quindi, non c'è nessun peccato originale? Non c'è nessuna tentazione e nessun serpente cattivo?»

Il giovane rise di cuore, felice del fatto che avessi compreso il concetto.

«Esatto! Nell'innalzamento della kundalini non c'è alcun peccato e nessun atto immorale. La kundalini è purezza allo stato assoluto, è il mezzo per la Realizzazione del Sé, per il raggiungimento della realizzazione divina, è l'ascensione dello Spirito Santo, è il battesimo nel cristianesimo e nell'ebraismo, è il nirvana nel buddhismo, il fana dei Sufi, il satori nello Zen. Purtroppo, la verità è che il simbolismo del serpente è stato completamente rovesciato nel culto del cristianesimo attuale, a tal punto da provocare una profonda confusione.»

Avevo sempre pensato che la storia del peccato originale fosse da interpretare in senso allegorico, ma non avrei mai immaginato che quell'interpretazione potesse essere ritenuta valida. In pratica, mi stava dicendo che tutte le religioni erano uguali, che tutte tendevano allo stesso identico risultato: la Realizzazione del Sé, l'unione mistica divina con il divino. L'argomento cominciava ad intrigarmi.

«Spiegami un'altra cosa: perché questa divisione delle religioni se poi il comune denominatore è lo stesso?» chiesi a quel punto

«Purtroppo la religione non è sinonimo di unione e amore incondizionato. Ora ti rivelo un piccolo segreto: ovunque tu andrai a pregare, in una Chiesa, in una moschea, in una sinagoga o in un altro tempio, troverai sempre un simbolo che identifica la kundalini. Nell'arte sacra, che essa sia cristiana, buddista o di altra religione troverai sempre una spirale, una conchiglia, un caduceo o addirittura uno scettro, con un serpente avvolto intorno. In India gli antichi saggi, attraverso la loro meditazione e la preghiera quotidiana, grazie alla conoscenza della kundalini, hanno potuto focalizzare l'attenzione sull'Adi Shakti, sulla Energia Primordiale Femminile e potuto sollecitarne il risveglio per raggiungere la Realizzazione del Sé. Questa ricerca e questa tecnica di meditazione e preghiera, tuttavia, non è prerogativa esclusiva dell'India. In tutto il mondo e nella maggior parte delle religioni, dal Confucianesimo al Buddhismo, dal Sufismo all'Ebraismo esistono pratiche, che hanno il fine di risvegliare la forza assopita nel nostro corpo.» rispose lui

«Perché la Chiesa cattolica nega l'esistenza di questa Energia femminile? Nella concezione della Chiesa il serpente è simbolo del male e viene visto come il mezzo del demonio per distruggere l'uomo!» chiesi nuovamente io

«Purtroppo è vero. È anche vero che la Chiesa ha posto l'attenzione su un Dio Maschile, che nega la presenza di un'Energia Femminile accanto a una Maschile, che la Donna non viene elevata al rango di Déa, e che Maria Maddalena non è altro che una figura di contorno, in una storia del tutto se non completamente inventata. Nel corso dei secoli la Chiesa si è svuotata completamente della sostanza spirituale originaria. La Chiesa, così come oggi tu la vedi, è solamente il risultato di una costruzione dogmatica fatta da uomini che non avevano neppure la preparazione necessaria per comprendere la dottrina originaria. La sostanza spirituale originaria rimasta segreta per molti anni. È giunta l'ora finalmente di far venire alla luce gli insegnamenti originari e tu, mi aiuterai in questo.

Ora, voglio che tu faccia uno sforzo grandissimo. Devi essere pronta a modificare completamente l'idea che hai di me. Quello che è stato creato, è un simbolismo. Io stesso ho fatto di me e della mia vita un simbolo, il simbolo di Dio, dell'incarnazione di Dio, della divinità insita nell'uomo. La stessa cosa ha fatto la donna che ha scelto di starmi accanto e che nessuno, ancora oggi, è in grado di conoscere veramente per quella che è!»

In quel momento mi resi conto che dovevo essere forte, che Yeshua mi stava chiedendo di mettere tutto in discussione.

«Ti chiedo di cercare la parte spirituale che vive dentro di te, la parte più nascosta e recondita, quella che neppure tu ora conosci. Desidero che concentri tutta la tua curiosità e attenzione verso quello che hai esperimentato oggi, che tu faccia ancora l'esperienza di kundalini. Nei prossimi giorni e nei mesi a seguire ti insegnerò un'antica tecnica yoga che ti aiuterà a raggiungere risultati eccezionali in pochissimo tempo.»

Lo guardai con timore e con profondo rispetto nello stesso tempo.

Sapevo che stava completamente cambiando la mia vita ma ancora non sapevo, che la sua presenza l'avrebbe addirittura stravolta. Prese un libricino da sotto il suo mantello e me lo porse.

«Voglio che tu inizi a leggere questo testo! Portalo sempre con te e leggilo ogni volta che puoi, ovunque tu sia! Ricorda! Man mano che andrai avanti nella lettura comprenderai la tua vera natura e la tua essenza!»

La copertina del libro era delicatissima e di color arancione. Al centro di questa risaltava una bellissima foto di Ramakrishna e la sua compagna Radharani. Il titolo era «La Bhagavad Gita».

Aprii il piccolo volume a caso e lessi un breve brano:

"IL SIGNORE BEATO DISSE: «COLORO CHE FISSANDO LE LORO MENTI SU DI ME, MI ADORANO STANDO SEMPRE UNITI A ME CON DEVOZIONE SUPREMA, SONO A MIO PARE I PERFETTI CONOSCITORI DELLO YOGA, MA QUELLI CHE ADORANO L'IMPERITURO, L'INDESCRIVIBILE, IL NON MANIFESTO, L'ONNIPRESENTE, L'INCONCEPIBILE, L'IMMUTABILE, L'ETERNO, CHE HANNO SOGGIOGATO TUTTI I SENSI, CHE SONO SEMPRE IN POSSESSO DI EQUANIMITÀ E SI DEDICANO AL BENESSERE DI TUTTI GLI ESSERI, INVERO, ANCH'ESSI OTTENGONO ME."



 
La Bhagavad Gita Così Com'è La Bhagavad Gita Così Com'è

Bhaktivedanta Swami Prabhupada

Compralo su il Giardino dei Libri

«Ora devo andare via!» disse il giovane. 

«Aspetta! Dimmi qual è il tuo nome!» chiesi io

«Puoi chiamarmi come vuoi, piccola Miryae!» rispose lui

Rimasi sola con il libro tra le mani. Tirai un lungo respiro e mi guardai attorno. Nella stanza era rimasto un gradevole profumo. Tentai di stiracchiarmi.

Nel profondo del mio cuore pensai che quel nome, Miryae, non mi dispiaceva affatto, anche se non ne conoscevo ancora il significato.