Nel libro "The Masterkey of All Ills", Babaji rivela la risposta alla domanda "Chi sono io" rivelando che "quando conosceremo chiaramente chi siamo allora conosceremo chi è Babaji". Ciò significa che Babaji non si identifica con una personalità umana limitata, né con una serie di eventi e nemmeno con il suo corpo trasformato nel divino.
Nel testo citato egli rivela anche per la prima volta molti eventi importanti della propria vita che ci indicano il cammino verso la realizzazione del Sé. Tutti questi eventi sono documentati nel libro "Babaji e la Tradizione Kriya Yoga dei 18 Siddha."
Sri Babaji fu chiamato Nagaraj, "il re serpente", in riferimento alla Kundalini. Nacque il 30 novembre 203 DC a Prangipettai, un piccolo villaggio del Tamil Nadu in India, sito nel punto in cui il fiume Cauvery si getta nell'Oceano Indiano. La sua nascita coincise con l'ascensione (Nakshatra) della stella Rohini, stella sotto la quale era nato anche Krishna. Nacque nel mese Tamil di Kartikai, la notte precedente la luna nuova, durante i festeggiamenti del Kartikai Deepam o Festival delle Luci. I suoi genitori erano Nambudri Brahmin immigrati da Malabar sulla costa sud ovest dell'India. Suo padre era il prete del tempio di Shiva in Prangipettai. Questo tempio è ora dedicato a Muruga, figlio di Shiva.
All'età di cinque anni Nagaraj fu rapito da un commerciante che lo portò nell'attuale Calcutta. Un ricco mercante comprò la sua libertà. Raggiunse quindi un gruppo di monaci erranti con i quali studiò la religione sacra e la letteratura filosofica dell'India. Tuttavia non era appagato da queste conoscenze; quando sentì parlare di un grande siddha, un maestro perfetto chiamato Agastyar che viveva nel sud dell'India, decise di fare un pellegrinaggio al tempio sacro di Katirgama nel sud di Ceylan - isola che si trova a sud del subcontinente indiano. Là incontrò Boganathar - discepolo di Agastyar - con il quale passò quattro anni, studiando intensamente i "dhyana", o meditazioni, e il "Siddhantham", la filosofia dei Siddha. Fece l'esperienza del "sarvikalpa samadhi", lo stato di assorbimento cognitivo, ed ebbe una visione del Signore Muruga, dio del tempio di Katirgama.
A 15 anni, Boganathar lo mandò dal suo guru, il leggendario Agastyar, il quale viveva vicino a Courtrallam nel Tamil Nadu. A Courtrallam, dopo 48 giorni di intense pratiche yogiche, Agastyar si manifestò a Nagaraj e lo iniziò nel Kriya Kundalini Pranayama, una potente tecnica di respirazione. Disse poi al giovane Nagaraj di recarsi a Badrinath nell'Himalaya per praticare intensamente tutto quello che aveva imparato. Così sarebbe diventato un "Siddha". Per i 18 mesi Nagaraj si isolò in una grotta dove praticava le tecniche yogiche imparate da Boganathar e Agastyar. Durante questo periodo abbandonò il suo ego e tutto il suo essere fino alle cellule del proprio corpo al Divino, il quale scese in lui. Divenne un Siddha ossia quello che si è totalmente arreso alla potenza e alla coscienza del Divino! Il suo corpo non era più assoggettato alla malattia e nemmeno alla morte. Trasformato, divenuto un Maha, un Grande Siddha, si dedicò all'elevazione dell'umanità sofferente.